Necessaria una vittoria con due gol di scarto nei 90’, altrimenti un successo di misura rimanderebbe il verdetto o ai supplementari o ai rigori
Per sintetizzare al meglio quale sia lo stato d’animo attuale all’interno dello spogliatoio della Fiorentina basterebbe prendere in prestito le frasi usate da Rolando Mandragora sui suoi social: «Fare una prestazione del genere e non ottenere punti è frustrante! C’è da fare un reset immediato e prepararci a dare la vita per la partita di giovedì!» ha scritto il mediano su Instagram, provando ad diluire la rabbia per la sconfitta di Roma e spostando il mirino sul big match di dopodomani contro il Real Betis per centrare la finale di Conference a Breslavia, scrive La Nazione.
Per farlo sarà necessaria una vittoria con almeno due gol di scarto nell’arco dei 90’, altrimenti un successo della squadra di Palladino di misura rimanderebbe il verdetto o ai supplementari o ai rigori (un pari o una sconfitta estrometterebbe i toscani dal torneo). Un’ipotesi, questa, che tutto il gruppo vuole scongiurare ed è per questo che Palladino, consapevole che l’impresa è possibile come già accaduto nella «remuntada» di marzo col Panathinaikos, è determinato a schierare i suoi pezzi pregiati. E questo discorso riguarda non solo quanti a Roma hanno inizialmente riposato (su tutti Adli, Fagioli e Gudmundsson, oltre allo squalificato Ranieri) ma anche quello che si annuncia come il recupero più importante: per la «gara dell’anno» ha infatti pienamente recuperato anche Dodo, che dopo una settimana di lavoro differenziato ha ripreso a lavorare in gruppo e si annuncia titolare nel 3-5-2 di giovedì: «Siamo tornati!» ha scritto il terzino su Instagram. Pessimismo invece per Cataldi, costretto ad alzare bandiera bianca in Spagna dopo nemmeno 30’ per un guaio muscolare.
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Redazione LaViola.it