Rassegna Stampa

La Nazione: una squadra con troppi fake. Riflessione sui dirigenti

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Toccato (si spera) il punto più basso di un inesorabile tracollo. Missione durissima per Prandelli. A Roma Friedkin…

C’era una volta la Fiorentina, quella in testa per un girone (Sousa, 2015), poi una discesa inesorabile interrotta solo nei giorni successivi alla tragedia di Astori e che ieri ha vissuto (si spera) il punto più basso. Pensavamo che il cambio in panchina avrebbe avuto, all’inizio, un solo merito: togliere alibi ai giocatori. E si è visto. Lasciamo in pace Prandelli che ha una missione durissima, piuttosto facciamo il punto su una squadra slegata, con i giocatori che stentano a parlarsi, figuratevi a scambiarsi un pallone in profondità coi tempi giusti, per cui avanza il forte sospetto di avere dei fake al posto degli originali.

DIRIGENTI. Sarebbe da fare una riflessione sui dirigenti. A tal proposito in settimana l’americano Friedkin ha preso dal Benfica Tiago Pinto, 36 anni, general manager. Dicono sia un fenomeno, attento al settore giovanile e all’individuazione di talenti in prossimità di esplodere. Non sappiamo come andrà la sua avventura, ma ci ha colpito il fatto che la Roma sia da subito nelle mani di un uomo di calcio. Il risultato non è scontato, ma la mossa è logica e tempestiva.

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