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La Nazione – Sohm, studio e testa sulle spalle. Vuole lasciare il segno, non solo coi piedi

Storia particolare quella di Simon Sohm, neo centrocampista della Fiorentina. Ama lo studio e si ispira a Yaya Touré e Pogba

Si sofferma su Simon Sohm La Nazione. Il nuovo centrocampista della Fiorentina, infatti, non è solo muscoli e visione di gioco: è anche rigore, studio e testa sulle spalle. Nato nel 2001 a Watt, nei pressi di Zurigo, da madre svizzera e padre nigeriano, Sohm ha iniziato a dare calci a un pallone all’FC Affoltern prima di entrare, a soli 8 anni, nel vivaio dello Zurigo. Un talento precoce, il suo, ma sempre accompagnato da una formazione completa.

Prima la Scuola d’Arte e Sport, poi un apprendistato commerciale articolato in quattro anni: due di teoria alla Scuola Sportiva Unificata di Zurigo più due di pratica alla Gollman Zwick di Dielsdorf. Un percorso inusuale per un calciatore professionista, ma che racconta molto del suo carattere extra campo. Nel 2018 ha fatto il debutto tra i grandi, contro il San Gallo, a 17 anni e mezzo. Poi la chiamata della Svizzera: esordio nel 2020 con Petkovic ct, seconda presenza nel 2024 contro la Spagna in Nations League, sotto la guida di Yakin. I suoi modelli? Due giganti della mediana: Yaya Touré (come ha ammesso lui stesso in conferenza stampa) ma anche Paul Pogba. Il sogno, adesso, è lasciare il segno anche a Firenze. Con i piedi, ma anche con la testa

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