Rassegna Stampa
La Nazione – Segnali di vita nonostante… le uova
Più pressing, possesso e coraggio: la nuova Fiorentina mostra segnali incoraggianti, ma resta ultima e fragile sulle palle inattive
Un approccio più aggressivo, maggiore circolazione di palla, pressing e baricentro leggermente più alto: la Fiorentina di Vanoli, come scrive La Nazione, mostra subito segnali di cambiamento. L’avvio a Marassi contro il Genoa è incoraggiante, con un primo quarto d’ora giocato a buon ritmo e con personalità. Per un attimo sembrava possibile la svolta.
Ma l’illusione dura poco: una grave disattenzione difensiva permette a Ostigard di segnare, riportando i viola con i piedi per terra. Fortuna che dopo appena quattro minuti arriva il rigore trasformato con freddezza da Gudmundsson, evitando che la squadra sprofondasse nei soliti fantasmi. La reazione c’è, anche grazie a De Gea, provvidenziale in un paio di occasioni, e a Piccoli, che segna da vero centravanti. Ma il pareggio del Genoa evidenzia nuovamente tutte le fragilità della Fiorentina sulle palle inattive.
Con appena due allenamenti alle spalle, Vanoli non poteva fare miracoli, ma qualcosa si è già visto. Tuttavia, le incertezze della retroguardia restano troppe. La squadra appare bloccata, quasi timorosa di sbagliare, vittima di un circolo vizioso che alimenta l’insicurezza.
Dopo undici giornate di campionato, la Fiorentina è ancora ultima insieme al Verona, senza neppure una vittoria. Vanoli avrà molto lavoro da fare, soprattutto sulla testa e sul carattere della squadra. Qualche segnale positivo c’è, e la sosta può aiutare a consolidare il nuovo percorso. Ottimismo cauto, ma necessario. Vuoi vedere che… stavolta sì? Speriamo.
