Dove giocherà il playoff di Conference League la Fiorentina coi lavori al Franchi? Ipotesi più quotata è quella di Reggio Emilia
Come sottolinea La Nazione, l’ultima notte di campionato che ha riportato la Fiorentina in Conference League per il quarto anno consecutivo lascia in dote da risolvere la questione Franchi, perché i viola dovranno disputare una gara del playoff in casa (21 o 28 agosto, dipenderà dal sorteggio). Nei piani originali del club c’era (c’è ancora) la volontà di lasciare lo stadio nelle mani degli operai il più a lungo possibile per accelerare i lavori di restyling per correre verso il 2026 (anno del centenario) quando lo stadio dovrà tornare a una capienza di circa 35.000 spettatori.
Al momento il Franchi resta lo stadio indicato dalla Fiorentina come impianto di casa, non ci sono scadenze imminenti con la Uefa (lo saranno più avanti) per indicare un eventuale campo alternativo. Saranno fatte tutte le valutazioni del caso e saranno vagliate le varie possibilità. Giocare in un Franchi a capienza ridotta è una di queste, ma al momento appare la più remota. Più facile che – per non intralciare i lavori nel mese di agosto – il club scelga di giocare altrove. In questo senso andrà trovato un impianto con licenza Uefa. Ad esempio non il ‘Castellani – Computer Gross Arena’ di Empoli (in Toscana la licenza ce l’ha solo il Franchi), ma bisognerà guardare un po’ più in là. Fondamentalmente il ‘Mapei Stadium’ è l’impianto che si lascia preferire (ha già ospitato le partite europee dell’Atalanta), anche perché le alternative sarebbero due soltanto per non allontanarsi troppo. Il Dall’Ara di Bologna e il Tardini di Parma. Soluzioni più complicate. Portare migliaia di tifosi viola a Reggio Emilia sembra più semplice in questa prima fase.
Di
Redazione LaViola.it