La Nazione – Pioli ha bisogno del miglior Gosens. Sembra un altro dall’anno scorso

Stefano Pioli ha bisogno come il pane del miglior Robin Gosens. Fin qui il tedesco è sembrato un altro rispetto all’anno scorso

Inutile girarci intorno, Stefano Pioli ha bisogno come il pane del miglior Robin Gosens. Negli occhi di tutti è rimasto quel pallone sparato in curva quando sarebbe stato più facile calciarlo alle spalle di Svilar. Ma il momento che sta attraversando la Fiorentina racconta anche le difficoltà dell’esterno tedesco, non convocato in nazionale (per fortuna di Pioli) e rimasto a lavorare al Viola Park durante una sosta che dovrà necessariamente riportarlo a un livello molto vicino a quello dello scorso anno, quando tra gol e assist (rispettivamente 8 e 10) rappresentò un vero e proprio fattore nell’economia gigliata, scrive La Nazione.

Robin nei giorni scorsi ha analizzato il momento con un post su Instagram. «Mi aspettavo di più da me stesso. Mi aspettavo di più da questo inizio di stagione ma ora è inutile chiacchierare, perché i fatti parlano chiaro». E’ il primo a riconoscere le proprie difficoltà e quelle del gruppo. Momento di riflessione e auto- critica che però purtroppo non sono bastati contro la Roma. Gosens ha terminato il match stremato. Su quel pallone di cui sopra ci è arrivato senza forze e lucidità. Irriconoscibile, spesso in difficoltà anche in fase difensiva. Lui che era un assoluto punto di forza della Fiorentina, per il quale il club viola ha rispedito al mittente nel corso dell’estate un’offerta definita irrinunciabile. Pioli ci ha puntato fortemente (quarto per minutaggio complessivo, secondo proprio Dodo alle spalle di De Gea) e continuerà senza dubbio a farlo. La priorità del tecnico è rimettere in bolla sia lui che Dodo. Due armi spesso letali per gli avversari (il brasiliano per saltare l’uomo, il tedesco per andare a concludere) che fin qui sono completamente mancate. Si spiega anche con l’analisi sui singoli l’avvio catastrofico della stagione viola.