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La Nazione: piano Kokorin per portarlo al top. Titolare contro Roma o Parma?

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Il russo ad oggi ha fatto solo pochi minuti nella sconfitta casalinga contro l’Inter. Poi problemini muscolari e soprattutto una condizione da costruire

Prima di tutto non rischiare. La merce è doppiamente pregiata perché rappresenta una buona fetta del mercato di gennaio, se non quasi tutto in termini di attese, ritorno di gradimento e in parte di credibilità. Ecco perché Aleksandr Kokorin, rientrato in gruppo e definito in progresso evidente per recupero di intensità e intesa con i compagni, viene gestito con estrema prudenza. Lo scrive La Nazione.

I motivi sono due: primo, il piccolo problema muscolare che si è presentato dopo la ’comparsata’ contro l’Inter ha fatto capire che non è il caso di forzare. Senza aver raggiunto tutti i parametri che servono a un attaccante per esercitare il proprio mestiere fatto principalmente di scatti e cambi di direzione.

Secondo, l’idea è quella di proporre una versione di Kokorin che assomigli a quella in grado di fare la differenza, anche o proprio per legittimare le scelte fatte nel cosiddetto mercato di riparazione. E quindi, anche dopo aver riparato Kokorin, la Fiorentina cercherà di legittimare la propria scelta anche in prospettiva. Considerato che l’ex giovane prodigio del calcio russo ha firmato un contratto di tre anni e mezzo.

Nessun dubbio che resterà qui anche la prossima stagione. Nel frattempo però la speranza è metterlo nelle giuste condizioni di brillare in questa. Un fatto di calcio, ma in un certo senso anche di marketing. La Fiorentina sta insomma cercando di migliorare il proprio feeling anche con chi si è dimostrato critico con le scelte fatte negli ultimi mercati. Ma in pratica, quando giocherà Kokorin? Considerate queste premesse, a Udine è destinato a occupare un posto in panchina. E in base all’andamento della partita potrà avere a disposizione una parte del match per aumentare la propria confidenza con il campionato italiano.

Molto più probabile che l’ex attaccante dello Spartak Mosca possa giocare da titolare contro Roma e/o Parma

Saranno i progressi in allenamento a convincere Prandelli. Che dovrà trovare anche la migliore collocazione per quello che è stato definito un «jolly d’attacco». Di sicuro tutto è sembrato Kokorin ai compagni viola, fuorché un tipo che avesse qualcosa in comune a quello dipinto in base ai propri, assi turbolenti precedenti extracalcistici. Sempre disponibile, disciplinatissimo, perfino low profile nelle giocate per non innescare colpi a effetto durante gli allenamenti.

Non sono mancati in questi giorni i messaggi di incoraggiamento, a cominciare dal Ct azzurro Mancini che nel 2018 ha allenato Kokorin nello Zenit: «Uno così – ha dichiarato in un’intervista – avrebbe potuto giocare anche nel Real Madrid». Per ora basterebbe anche un po’ meno. Ma l’attesa è tanta.

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