Rassegna Stampa
La Nazione – Niente al caso, la morte di Pin oggetto di accertamenti. Al vaglio anche il telefono
Accertamenti sulla morte dell’ex calciatore della Fiorentina Celeste Pin. L’ipotesi del suicidio non convince l’ex moglie
Un consulente per la procura, due medici legali anche per i familiari. La sensazione è che non si voglia lasciare niente al caso, negli accertamenti sulla morte dell’ex calciatore della Fiorentina Celeste Pin, trovato privo di vita martedì 22 luglio nella sua villa sulla collina di Careggi. L’ipotesi del suicidio non convince l’ex moglie, Elena Fabbri, che nei giorni scorsi ha presentato una denuncia per omicidio e in questo modo ha sollecitato alcuni accertamenti che, inizialmente, la procura non aveva ritenuto necessari.
Come riporta La Nazione, ieri, come primo atto, è stata eseguita una tac ’total body’ (senza esame visivo) risultata «negativa per lesioni scheletriche e spandimenti emorragici, cuore e cervello integri, scarso contenuto gastrico». Oggi avverranno i prelievi. Poi la salma sarà libera per i funerali, possibili forse già domani o sabato. Pin, ha puntualizzato l’ex moglie, assumeva farmaci stabilizzatori per combattere momenti di down che lo coglievano in determinati momenti dell’anno e della vita. Tuttavia, sempre secondo quando denunciato dalla donna da cui Pin ha avuto due figli, aveva imparato a gestire queste situazioni e in questo periodo sembrava stare bene: era appena rientrato da una vacanza a Castiglione della Pescaia con amici, lunedì mattina aveva scambiato alcuni messaggi con il figlio, e aveva un appuntamento di lavoro. Al quale però non si è presentato. Tutto lascia presagire che Pin sia morto lunedì. Ma su questo aspetto, oltre che l’autopsia, sarà importante anche l’analisi dello smartphone. Quel telefono che potrebbe custodire anche traccia di quella telefonata, ricevuta dall’ex viola nel week end, che lo avrebbe turbato. La polizia, inoltre, sta esaminando la documentazione acquisita durante la perquisizione.