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Rassegna Stampa

La Nazione – La chiave tattica: la posizione di Ndour è alla fine decisiva

Cher Ndour e gudmundsson - Fiorentina
Dal profilo Instagram dell'ACF Fiorentina

Scelte forzate e tattiche premiate: i meno impiegati in campionato firmano il successo viola

Cambiare per necessità e per scelta, e avere ragione. È quello che è accaduto a Stefano Pioli, che contro il Sigma Olomouc ha modificato l’undici iniziale e ha ottenuto risposte importanti da chi finora aveva avuto meno spazio. A decidere il match, infatti, sono stati Roberto Piccoli e Cher Ndour, due tra i giocatori con meno minuti in Serie A.

L’assenza di Moise Kean, fermato dalla squalifica, ha aperto la strada all’inserimento di Piccoli, mentre la rinuncia a Gudmundsson, scelta tecnica, ha visto Dzeko affiancare l’ex Cagliari con il compito di legare i reparti. In mezzo al campo è tornato titolare Ndour, che ha completato un centrocampo con Fagioli in regia e Mandragora nel ruolo di equilibratore e frangiflutti.

Proprio Ndour ha inciso in modo determinante: primo a portare pressione alta sulle uscite basse degli avversari, primo anche ad accompagnare l’azione offensiva, muovendosi spesso da trequartista aggiunto. Un lavoro prezioso, considerando che Dzeko, chiamato a fungere da collante tra centrocampo e attacco, ha alternato buone intuizioni a momenti meno brillanti.

Le scelte di Pioli, come sottolinea La Nazione, si sono rivelate vincenti, non solo per il risultato ma anche per aver allargato il ventaglio di soluzioni a disposizione, lanciando segnali positivi anche in ottica futura.

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