
Il difensore classe 2006 ha fatto il debutto col Torino in A con la Fiorentina. Kospo, invece, dirottato in Primavera
Si sofferma su Eddy Kouadio La Nazione. Il difensore classe 2006 ha preso sia con lo United a Old Trafford in amichevole che domenica a Torino il posto di Comuzzo senza esitazioni, imponendosi nei duelli individuali con una naturalezza sorprendente. E battagliando tanto con Cunha in Inghilterra quanto con Vlasic domenica scorsa sempre con la stessa autorevolezza.
FIDUCIA. Il giovane centrale, nato in Italia da genitori ivoriani, ha fatto della leggerezza un vero punto di forza, ma dietro c’è tanta sostanza: un fisico importante, tanto per cominciare, ma anche una personalità fuori dall’ordinario per un ragazzo di appena 18 anni. Cresciuto tra Tobbiana e Galcianese, Eddy ha trovato nel Viola Park il trampolino definitivo per la sua crescita: già un anno fa infatti Palladino lo aveva inserito tra i convocati del ritiro e dopo una stagione da leader in Primavera, Kouadio ha saputo guadagnarsi spazio e fiducia. Le amichevoli contro Forest e United hanno confermato la sua solidità, convincendo Pioli a premiarlo.
KOUADIO – KOSPO. Non è un dettaglio: mentre a Torino il classe 2006 faceva il debutto in A, Kospo – arrivato dal Barcellona per 400mila euro – veniva dirottato in Primavera. Una scelta che sembra parlare chiaro sulle gerarchie interne. Il futuro ha già fondamenta solide: Kouadio ha firmato fino al 2027 il primo contratto da professionista e dopo aver vestito le maglie delle giovanili italiane sogna di difendere i colori della Costa d’Avorio. La sensazione, però, è che le prossime scelte non cambieranno la sostanza: la Fiorentina si è trovata in casa un difensore dal potenziale enorme. E se il debutto di Torino è stato il primo squillo, il messaggio è chiaro: Kouadio non è più una promessa ma un giovane già pronto a prendersi spazio tra i grandi. Con la leggerezza di un sorriso e la forza di chi non ha paura di niente.

Di
Redazione LaViola.it