Italiano ha validi motivi per affidarsi al 4-3-3, modulo che pure ha modificato in alcune occasioni. Ma il problema vero è la mancanza di talento
Italiano ha validi motivi per essere convinto delle potenzialità del 4-3-3, sistema di gioco che gli ha aperto la porta dell’ascensore per salire dalla serie D alla serie A. Le difficoltà in questa stagione lo hanno convinto ad «aggiustare» il modulo inventandosi un centravanti diverso (Kouamé) e utilizzando parzialmente Jovic come un regista di attacco. Ci sono state anche fasi di partite in cui la Fiorentina è direttamente passata al 4-2-3-1. Tutti discorsi interessanti, ma fondamentalmente inutili. Perché è stata l’assenza del talento in attacco a condizionare la vita della squadra, scrive La Nazione.
RASSEGNAZIONE E TENSIONE. Una telecamera puntata su Italiano avrebbe potuto documentare la collezione di sguardi dopo le tantissime occasioni sprecate, con lanci annessi di bottigliette d’acqua, fino al peggior segnale: le braccia allargate. Rassegnazione pura. La tensione però non deve essere trasmessa ai giocatori, che troppe volte in campo abbiamo intravisto con l’espressione di chi teme di sbagliare.
												
																					
																					
																					
																					
																					
																					
																					
																					
																					
																							
																							
																							
									
																	
									
																	
									
																	
									
																	
														
														
Di
Redazione LaViola.it