Rassegna Stampa
La Nazione – Franchi non è più fortino. 3 ko su 3 gare di A. La capienza ridotta non aiuta
Rendimento interno orribile per la Fiorentina. La capienza ridotta non aiuta la squadra di Stefano Pioli
Tre punti. Pochissimi. Ma conquistati tutti in trasferta. Sui campi di Cagliari, Torino e Pisa. Poi niente. Al Franchi, in quello che è (quasi) sempre stato un fortino per la Fiorentina, la squadra di Stefano Pioli non ha raccolto alcunché. Zero punti con Napoli, Como e Roma. L’unica vittoria interna della stagione è arrivata in Conference League contro il Sigma Olomouc, oltre a quella sul neutro di Reggio Emilia nel ritorno della sfida al Polissya, scrive La Nazione.
DATI. Ma è un dato che nel complesso preoccupa, perché il connubio tra la Fiorentina e la sua gente è sempre stato un fattore determinante per costruire stagioni di successo. Premessa d’obbligo. Il pubblico del Franchi ha sempre fatto la propria parte. Non si è mai sottratto, nemmeno contro la Roma, a un incitamento costante nel corso della partita. Anzi, persino al fischio finale (con l’ennesima sconfitta certificata) in mezzo alla delusione c’è stato chi ha voluto comunque sostenere i calciatori viola. Il problema non è dunque da ricercare nel rapporto tra tifoseria e squadra, seppure la gente (tifo organizzato compreso) si aspetti quanto prima un deciso cambio di marcia tanto in casa quanto in trasferta. In questi casi si ricerca sempre il dato statistico. Di sicuro non ben augurante. Nell’ormai quasi centenaria storia della Fiorentina un avvio di campionato con tre sconfitte consecutive c’è stato soltanto una volta, nella stagione ‘28/’29, che vide poi i viola classificarsi all’ultimo posto e retrocedere in Serie B. Scacciare in fretta i fantasmi è d’obbligo e fra i primi obiettivi della Fiorentina ci dev’essere quello di ri-fortificare il proprio stadio, diventato ormai terra di conquista.
CANTIERI. C’è chiaramente un altro aspetto a penalizzare risultati e prestazioni e che lo scorso anno fu arginato (solo tre ko interni per la squadra di Palladino e tante big battute). Un dato di fatto innegabile. Metà stadio resta ancora (e lo sarà per tutto il campionato) un cantiere. Al di là di tempi e costi del restyling, il clima che si respira prima e durante la partita non è lo stesso che si respirava col Franchi pieno (la famosa carica dei 30.000…). Di più. La Fiesole, lì dove è sempre stata e dove tornerà, aveva un impatto emotivo completamente diverso sui calciatori della Fiorentina e soprattutto sugli avversari (pur rimanendo il tifo di alto livello). Aspetto questo confermato da alcuni veterani del gruppo, che hanno giocato con la ‘Fiesole’ nella sua posizione originale e con quella attuale. Dettagli di poco conto? Forse. Sta di fatto che da quando il Franchi è un mezzo cantiere il rendimento interno è calato. Chissà, forse proprio un dettaglio trascurabile non è.