Dal futuro di Kean a De Gea, passando per i dubbi su Gudmundsson. E’ fondamentale entrare in una competizione europea
Dalle certezze (o quasi) che si era portato dietro l’annuncio del rinnovo del contratto di Palladino si è passati ai dubbi (tanti) su quello che sarà la Fiorentina del futuro, scrive La Nazione.
L’Europa che verrà sarà senza dubbio una discriminante decisiva per capire quello che la società viola potrà (o non potrà) fare nel corso dell’estate degli affari e della pianificazione della prossima squadra. E’ fondamentale entrare in una competizione europea.
In ballo su tutti c’è il futuro di Kean. La conferma di Palladino aveva fatto schizzare alle stelle la possibilità che rimanesse. Ma senza la partecipazione a una coppa e con lo spettro della clausola rescissoria che può regolare le manovre attorno a Kean, sul suo futuro non potrebbero accendersi riflettori diversi. Discorso simile – al netto di accordi, riscatti e via dicendo – potrebbe essere fatto per giocatori come Adli (Milan), Colpani (Monza) e soprattutto Fagioli (Juventus).
Un capitolo a parte va dedicato senza dubbio a Gud e De Gea. La questione dell’islandese appare come un rebus complicato da risolvere al di là del ritorno in Europa o meno. Il riscatto che la Fiorentina dovrebbe far valere nei confronti del Genoa è pesante a livello economico, ma il rendimento stagionale di Gud non ha raggiunto la sufficienza piena. Colpa di chi o di cosa? Del ruolo, della vicenda processuale che ha tolto tranquillità al giocatore, della posizione in campo che (forse) potrebbe aver finito per imbrigliare la fantasia del giocatore? Di sicuro il riscatto di Gud sarà argomento di una discussione all’interno del club. Con risultato dall’esito imprevedibile.
Chiusura per De Gea. Automatismo per il rinnovo a parte, una Fiorentina senza Europa sarà capace di resettare le mille tentazioni che uno dei più forti portieri (a livello internazionale) si poterà dietro durante l’estate? Ecco perché entrare in Europa sarebbe fondamentale.
Di
Redazione LaViola.it