Il quotidiano, alla luce delle tre amichevoli inglesi contro Bolton, Preston e Hull City, fa il bilancio della situazione della squadra viola
La sfida contro l’Hull City, terminata con un pareggio per 2-2, segna la conclusione della seconda fase del ritiro estivo della Fiorentina, come scrive La Nazione. Questa amichevole ha offerto a Raffaele Palladino l’opportunità di valutare a fondo il suo gruppo e di inviare un chiaro messaggio alla dirigenza: è tempo di rinforzare la squadra con volti nuovi. La prestazione contro i britannici ha messo in luce sia aspetti positivi che criticità nel progetto tattico della Viola.
ASPETTI POSITIVI
L’IMPATTO DI DODO. Il brasiliano ha brillato con il suo gioco largo e dinamico, mostrando una grande capacità di spinta e di incursione. Dodo ha dimostrato di essere in forma smagliante, cercando continuamente la porta e contribuendo in modo significativo alla fase offensiva della Fiorentina. La sua intesa con Moise Kean si è rivelata una delle note più positive, creando una nuova profondità nella manovra della squadra.
LA VERSATILITÀ DI BARAK. Il ritorno di Barak in un ruolo di mediano ha portato benefici evidenti. Con una gestione efficace del pallone e una presenza costante a centrocampo, Barak si è rivelato fondamentale nel controllare e dirigere il gioco. La sua capacità di recuperare palloni e di supportare Dodo nelle sue discese è stata una delle sorprese piacevoli di questo periodo.
KEAN. Moise Kean ha mostrato segni positivi della sua rinascita con un gol importante contro l’Hull. La sua combinazione con Dodo promette bene, suggerendo che la Fiorentina potrebbe trovare nuova linfa offensiva grazie all’attaccante ex Juventus.
CRITICITÀ DA AFFRONTARE
PROBLEMA PORTIERE. La situazione di Pietro Terracciano rimane una nota dolente. Sebbene la critica al portiere possa sembrare prematura, la prestazione del numero uno viola non ha convinto. La Fiorentina deve affrontare la questione del portiere con urgenza, soprattutto in vista dell’inizio della nuova stagione.
BREKALO E KOUAME. Entrambi gli esterni offensivi hanno avuto prestazioni deludenti, con un’impronta di gioco insufficiente rispetto alle aspettative. La qualità dei loro contributi nel match contro l’Hull è stata inadeguata, evidenziando la necessità di rinforzi per garantire una creatività adeguata alle spalle di Kean.
MANDRAGORA. La situazione di Rolando Mandragora è ambigua. Nonostante sia stato titolare finora, il suo rendimento è stato incostante. La sua posizione nel centrocampo viola è ancora incerta e potrebbe essere soggetta a cambiamenti se non dimostrerà maggiore stabilità e qualità.

Di
Redazione LaViola.it