Rassegna Stampa
La Nazione – Cinque formazioni in 6 gare: Pioli deve trovare la quadra
Le scelte dell’allenatore, i cambiamenti e quelle certezze che vanno ancora individuate
Come riportato da La Nazione, in principio la volontà fu quella di dare continuità a un undici titolare. Nessuna sorpresa se contro Polissya (all’andata) e Cagliari, Stefano Pioli decise di schierare la stessa formazione. Scelta logica, specialmente all’inizio della stagione. Nei primi impegni ufficiali fu confermatissima la difesa a tre, con i due quinti (Dodo e Gosens) e gli allora intoccabili Fagioli e Sohm in mediana. Pioli, per correre meno rischi, fece marcia indietro rispetto all’intento della pre season inserendo Cher Ndour per rinforzare il centrocampo. A farne le spese fu Edin Dzeko, fin lì provato titolare nelle amichevoli con fortune alterne, ma la sua presenza in contemporanea a quella di Kean costringeva Gudmundsson a un lavoro senza palla troppo dispendioso. Scelta che lì per lì si rivelò azzeccata.
Quadra trovata? La speranza c’era, durata però relativamente poco. Già contro il Polissya al ritorno i primi scricchiolii. Pioli nel giro di tre giorni decise di rivoltare la sua Fiorentina. Di nuovo fuori Dzeko e a Torino la Fiorentina si presentò con Gudmundsson alle spalle di Piccoli e Kean, rivendicando il lavoro estivo.
Il 3-5-2 disegnato col Napoli non ha retto l’urto L’ultimo 4-4-2 proposto domenica (quinta Fiorentina diversa nelle prime sei uscite stagionali) ha funzionato mezzora e si è sgretolato nella ripresa. La regia di Nicolussi Caviglia, Fazzini esterno sinistro, una coppia offensiva (Piccoli-Kean) ancora alla ricerca di un’intesa. E la linea a quattro là dietro che ha rimesso in discussione il dogma della difesa a tre. Al Viola Park sono giorni di riflessione. Pioli deve lavorare sodo, va trovata la Fiorentina giusta.