La Nazione: Chiesa, settimana-verità. Juve, maxi prestito e riscatto obbligatorio

Per Federico si aprono i sette giorni decisivi: permanenza a Firenze o addio. I bianconeri in pressing, mentre Milan e Roma…

Per il caso-Chiesa inizia davvero la settimana della verità, scrive La Nazione. Tra sette giorni sarà tutto più chiaro. E definitivo. Sapremo se Chiesa sarà ancora un giocatore della Fiorentina, se per lui saranno arrivate proposte non all’altezza, se l’attaccante (in caso di strappo evitato) andrà nella direzione del rinnovo del contratto. E chissà se già nella giornata di ieri – giornata a metà fra riposo e lavoro –, Rocco Commisso non abbia fatto il punto della situazione (sull’argomento specifico) insieme ai suoi collaboratori di mercato.

JUVE. La Juventus sta programmando in modo definitivo la proposta d’acquisto per l’attaccante viola. Proposta che – evidentemente – potrebbe arrivare sui tavoli della Fiorentina nei prossimi giorni. E che di conseguenza il club viola dovrà valutare e decidere se rimandarla al mittente oppure avviare un discorso concreto. La Juve, come si sa, vuole vincolare il discorso Chiesa ai soldi che entreranno in cassa (magari dalla cessione di Douglas Costa) ma questo non scarta a priori la possibilità che i dirigenti bianconeri puntino su Firenze con una proposta d’acquisto ’diversa’. L’ipotesi bianconera? Un maxi-prestito iniziale (10 milioni) e un riscatto obbligatorio in due tranche di 20 e 25 milioni. La cifra però, non sembra ancora sufficiente davanti a quelle che dovrebbero essere le pretese di Commisso.

LE ALTRE. Oltre la Juve chi? Milan e Roma si sono presentate qualche tempo fa a chiedere notizie, ma in entrambi i casi di soldi non si è parlato. I rossoneri avrebbero fatto capire alla Fiorentina che in qualsiasi caso la proposta d’acquisto per l’attaccante avrebbe avuto al centro anche una contropartita tecnica gradita ai viola. Ma su questo, i dirigenti viola sono sempre stati assolutamente rigidi: Chiesa ha un valore importantissimo in termini economici e non può essere al centro di operazioni che comprendono i cartellini di giocatori in entrata.

RINNOVO? Nel caso in cui non fosse ceduto, la Fiorentina punterà a trattare con il giocatore un aggiornamento della scadenza (e ovviamente dell’ingaggio) dell’accordo in essere. Una tutela della stessa Fiorentina che vuole (e deve) fare di tutto per evitare che si possa correre il rischio di portare Chiesa vicino allo svincolo. Un contratto più pesante darebbe al club una maggiore forza anche davanti a possibili trattative per una cessione futura. E anche lo stesso Chiesa avrebbe in mano un margine di trattativa personale (leggi ingaggio) più forte.