Il fischietto di Roma prende la sufficienza piena in tutti i quotidiani, essendo stato capace di gestire una gara sporca e non sbagliando negli episodi controversi
Affatto scontata la gara di Verona tra Hellas e Fiorentina, il risultato non tragga in inganno, scrive il Corriere dello Sport. La Penna, alla 53ª gara in serie A in carriera, la tiene bene (sul gol di Biraghi, magari, un pizzico di buonsenso che è mancato al capitano viola?). Gara sporca, nervosa, ci sono voluti 6 cartellini gialli (tutti necessari e obbligati) e 26 falli (neanche tanti) per controllarla, anche con un paio di urlacci per spegnere gli ardori (citofonare a Dawidowicz e Ikoné, nel caso). Voto 6,5.
NO ROSSO. Il Verona chiedeva il rosso per Amrabat per il fallo su Tameze, l’azione però è esterna rispetto al centro dell’area, c’è distanza e ci sono Martinez Quarta e Igor in grado di recuperare (sulla punizione, Hien segna a gioco fermo, La Penna spiega: «Ho ammonito» e dunque doveva far riprendere lui il gioco con un fischio). Anche la Viola, si lamenta per l’intervento di Braaf su Dodo, scarpino sul ginocchio ma è appena appoggiato, in dinamica dopo un salto, ok il giallo.
NO RIGORE. Protesta subito Cabral, che lamenta una trattenuta in area di Hien: in realtà, è l’attaccante viola a spingere per primo l’avversario.
GLI ALTRI QUOTIDIANI. La Gazzetta dello Sport dà 6 a La Penna: partita molto spezzettata e un po’ nervosa fin dall’inizio. L’arbitro tutto sommato se la cava abbastanza bene. La Penna prende la sufficienza anche da Tuttosport: cartellini giusti e pieno controllo del match.
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Redazione LaViola.it