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La Moviola: bene Giua, mancano due gialli. Niente rigori su Beltran e Sottil

L’analisi dei quotidiani su Fiorentina-Empoli: promosso l’arbitro Giua, la Goal Line Technology conferma la decisione di campo

Spazio alla Moviola di Fiorentina-Empoli sui quotidiani. Voto 6 per l’arbitro Giua sulla Gazzetta dello Sport: “Gara intensa ma non cattiva e senza episodi eclatanti. Giuste le ammonizioni a Marianucci, Gosens e Pezzella che trattiene Gudmundsson. Nel primo tempo sarebbe da giallo anche il mezzo fallo tattico di Comuzzo su Sebastiano Esposito e l’intervento molto tardivo di Belardinelli su Gosens. Tosto-Beltran in area empolese: non c’è contatto punibile”.

Voto 6,5 sul Corriere dello Sport: “In controllo Giua, partita che non è mai stata banale, domata con 3 gialli (tutti necessari e tutti corretti) e 29 falli. Un solo episodio in area (dell’Empoli), sul quale vede bene (non c’è fallo su Sottil), la GLT gli conferma (ma ci sarebbe riuscita solo la tecnologia) che il pallone rinviato da Viti non ha superato la linea per intero. Cade a terra in area dell’Empoli Sottil mentre sta calciando, si lamenta di aver ricevuto un fallo, ma non c’è alcun contatto con Marianucci, nemmeno con Sambia. E se qualche viola protestava per un fallo di mano di Marianucci, il pallone sbatte sulla schiena… bassa, giusto far proseguire. Anche se di pochissimo (praticamente solo la proiezione della circonferenza), non è gol il pallone rinviato da Viti dopo il colpo di testa di Kean e la respinta di Seghetti”.

Voto 6 su La Nazione: “Partita molto tranquilla da arbitrare per l’arbitro Giua, che decide tutto in campo senza l’aiuto del Var. Non ci sono episodi da analizzare al monitor. Sottil chiede un calcio di rigore nel primo tempo che in realtà non c’è. Tre gli ammoniti durante la gara. Gialli giusti a Marianucci nel primo tempo, Gosens e Pezzella nella ripresa. Gestisce bene un piccolo momento di tensione nella ripresa dialogando con capitan Ranieri. Non vibra l’orologio dopo il tocco di Viti che sfiora l’autogol: manca uno spicchio di pallone che rimane sulla linea di porta. Difficile invece da capire la gestione del recupero, soprattutto quello del secondo tempo. Pochi i tre minuti concessi a fronte delle dieci sostituzioni e di qualche momento di stop nella ripresa”.

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