Sulle pagine de La Nazione leggiamo anche le regole social imposte ai giocatori della Fiorentina.
Bacio casto sui social con la fidanzata? Ok. Cena insieme ai compagni? Ok, meglio senza alcolici sul tavolo. Selfie ammiccanti? Meglio evitare. Immagini sensibili sulla vita di spogliatoio? Vietate, come ogni altra foto che non sia in linea con lo stile della società, scrive La Nazione in edicola stamani. Quindi occhio ragazzi: decoro, abbigliamento poco alternativo e attenzione ai danni collaterali di post teoricamente innocui. Le ‘viola rules’ vengono spiegate _ meglio dire imposte _ a ogni nuovo giocatore prima ancora degli schemi: il tentativo è quello di gestire l’effetto social sapendo che _ una volta pubblicata, anche se solo per pochi secondi _ l’immagine entrerà a far parte del patrimonio del Web. Quindi addio, una multa non servirà a cancellare il danno.
Come per gli infortuni, è fondamentale il lavoro preventivo per istruire soprattutto i giovani, considerato che quella dei ‘millennials’ è una generazione che vive con il telefonino in mano e surfa alla grande sui social. Se il millennial fa il calciatore però può essere un problema, sebbene sia improbabile che raggiunga le fantastiche vette di Nainggolan che sparò su Instagram la sua versione molto alcolica e alternativa dopo l’ultimo dell’anno. Poche in realtà le contestazioni ai giocatori viola. Ultimo esempio: pochi minuti dopo essersi infortunato Lo Faso pubblicò la foto della sua gamba bendata e _ dopo aver ricevuto le attenzioni dei medici _ si beccò le attenzioni meno amichevoli dell’ufficio stampa. Regola numero 1: le informazioni sensibili devono essere gestite dalla società, più difficile invece tenere a freno l’esercizio di stile personale sui look dei calciatori, nonostante Corvino li martelli senza tregua su questo aspetto. C’è anche da dire che _ potendoselo permettere _ Corvino farebbe un’eccezione per i tipi come Nainggolan con la cresta blu, con tre bottiglie di birra in mano e una cicca accesa.
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Redazione LaViola.it