Fuori dalla corsa europea, fallito ‘l’obiettivo’ 7° posto e quello di ‘migliorare la passata stagione’. E la difesa continua ad imbarcare acqua.
Sette gol subiti nelle prime 9 giornate di campionato, ben 17 incassati nelle stesse 9 gare del girone di ritorno. È la metamorfosi della difesa viola. Anzi, della fase difensiva della Fiorentina. Cambiato assetto con Muriel, l’avanzamento di Chiesa e con un Veretout più avanzato, e la squadra ha iniziato a palesare fragilità laddove nella prima fase di stagione erano emerse certezze. Qualche assenza (Pezzella, Milenkovic, lo stesso Veretout), un calo di forma e rendimento generale (Vitor Hugo, Biraghi, lo stesso Milenkovic). Ed equilibri che si sono man mano sfilacciati. Di fatto, la perforabilità della difesa ha compromesso la rincorsa europea, con tanti gol subiti e diverse ingenuità.
OBIETTIVI FALLITI. In principio l’obiettivo era “migliorare la passata stagione e arrivare al 7° posto”. Missione fallita già a metà marzo. Sia per la posizione in classifica (Torino e Atalanta, vincendo contro Bologna e Chievo, andrebbero a quota 47, +10 sui viola), sia praticamente per i punti. La Fiorentina chiuse a 57 la passata stagione, ora è a 37 e servirebbero 20 punti nelle ultime 10 partite per eguagliare quello score. Sembra difficile trovare adesso un ritmo di 2 punti a gara.
MIGLIORARSI. Poi, al giro di boa, il secondo obiettivo era quello di “migliorare il girone d’andata”. Non pareva una missione così complicata, visto i 26 punti in 19 gare con cui la Fiorentina aveva chiuso la prima parte di campionato (10° posto). Invece, nelle 9 gare di ritorno, i punti sono appena 11, contro i 14 che erano stati conquistati nelle stesse gare d’andata. Muriel ha dato una scossa all’attacco, la Fiorentina ha trovato in diverse gare carattere e grinta che all’inizio non aveva del tutto, ma gli errori dietro sono costati cari. Carissimi. 15 gol fatti e 7 subiti nelle prime 9 gare del girone di andata, 18 fatti e 17 subiti nelle stesse gare del ritorno. Difficile così migliorare e migliorarsi.
SALVARE LA STAGIONE. Un momento complicato all’interno di una stagione difficile, fatta di tanti punti persi, errori pesanti e una generale mediocrità di classifica. Inevitabile che l’ultima chance per salvare la stagione (e non solo) sia fissata per il 24 aprile. A Bergamo la Fiorentina si giocherà tutto, ma manca ancora più di un mese. Si partirà dal 3-3 di Firenze: considerando la situazione attuale, servirà praticamente un’impresa. Pioli assicura che il rapporto con il gruppo è più solido che mai, adesso allora è il tempo di rimboccarsi le maniche e trovare le giuste contromisure. Il tempo c’è, la Fiorentina deve trovare anche le forze e l’applicazione per ricompattarsi. Ritrovare gli equilibri e solidità. Oltre che recuperare la brillantezza di alcuni singoli in calo. Per non trasformare le ultime 10 gare di Serie A in amichevoli con poco senso. Per non arrivare a Bergamo senza credenziali per puntare alla finalissima.
Di
Marco Pecorini