Ieri Piatek ha sbattuto sul palo, dopo la parata di Musso in Coppa. Biraghi sbagliò a Caglari, Italiano: “E’ una maledizione, ne stiamo sbagliando troppi”
“La maledizione dei calci di rigore è in giro per la categoria e ogni tanto colpisce qualche squadra. Adesso sta colpendo noi, perché ne stiamo sbagliando un po’ troppi. Dobbiamo cercare di allenarci in maniera diversa, più concentrati. In rifinitura li proviamo, anche con molta serietà e concentrazione. Cercheremo di migliorare, perché i rigori indirizzano le partite e vanno sfruttati”. Con amarezza e un pizzico di ironia, visto che alla fine la Fiorentina la partita l’ha portata a casa, ma anche Vincenzo Italiano ha fatto capire che il trend dal dischetto andrà cambiato al più presto. Perché a La Spezia i viola hanno sbagliato il quarto penalty negli ultimi cinque calciati, dopo una serie lunghissima di rigori segnati.
STRISCIA NEGATIVA… APERTA DA VLAHOVIC. Tutto era iniziato da quel ‘cucchiaio’ venuto male a Vlahovic in Fiorentina-Genoa, la gara dell’ultimo gol viola del serbo con le scuse al pubblico e la goleada poi a seguire al Grifone. Insomma, un errore costato ben poco, ma che ha aperto la striscia negativa. Che è proseguita anche dopo l’addio di Dusan. Perché la settimana successiva, a Cagliari, è stato Biraghi a farsi parare il rigore da Radunovic, vanificando il possibile vantaggio che avrebbe potuto stappare una gara complicata. Partita che poi i viola hanno ripreso, dopo l’altro penalty intercettato da Terracciano a Joao Pedro, pure in inferiorità numerica.
GLI ERRORI DI PIATEK. Quindi è stata la volta della Coppa Italia: a Bergamo Piatek ha segnato il primo rigore, mentre sul secondo ha trovato la respinta di Musso, anche se poi il polacco è stato abile a segnare la ribattuta. Anche in questo caso, errore con poche conseguenze vista la vittoria in extremis, e in 10 contro 11, firmata Milenkovic. Ma errore che forse può aver condizionato il polacco sul tiro di ieri al Picco, quando per cercare l’estrema precisione ha finito per calciare sul palo interno. Questione di centimetri, è vero, però lo sbaglio rimane. Anche se poi, pure in questo caso, Piatek si è rifatto e la Fiorentina ha poi vinto la partita (con qualche brivido).
DUSAN E PULGAR (QUASI) INFALLIBILI. Insomma, il secondo errore su tre per Piatek e il quarto sugli ultimi cinque tirati (con tre giocatori diversi) per la Fiorentina. Dopo una serie quasi inarrestabile di rigori segnati. Anche per merito di chi se n’è andato, Vlahovic, che prima del già citato ‘cucchiaio’ neutralizzato da Sirigu aveva segnato 12 volte su 12 dal dischetto in viola: una sentenza. Ma prima di lui anche Pulgar era un vero specialista, con 7 gol su 8 rigori calciati nel 2019/2020. L’ultimo penalty sbagliato (prima dell’inizio della serie negativa con Fiorentina-Genoa) era stato nel luglio 2020 proprio del cileno, in un Lecce-Fiorentina comunque vinto 3-1 dai viola.
TANTI ERRORI. Per ritrovare una stagione con così tanti errori dal dischetto bisogna tornare al 2016/2017: in quel secondo anno con Paulo Sousa sbagliarono Ilicic nello 0-0 casalingo contro il Milan e nel ko per 3-1 a Roma contro la Lazio, Bernardeschi nella vittoria 5-4 al Franchi contro l’Inter e Kalinic nel 2-2 in casa del Sassuolo. Mentre furono addirittura 6 (su 10 totali calciati) gli errori nel 2014-2015, l’ultimo anno di Montella: fallirono due volte Gonzalo Rodriguez (ko 3-1 in casa della Samp e sconfitta 3-2 a Torino contro la Juve), Mario Gomez (sconfitta 1-0 a Parma), Babacar (1-1 al Franchi con il Torino), Diamanti (sconfitta casalinga 1-0 contro il Verona) e Ilicic (nello 0-2 del Franchi contro il Siviglia).
MA PIATEK LI HA SEMPRE SEGNATI. Insomma, si possono vivere anche stagioni importanti pur sbagliando diversi calci di rigore. Ma se si segnano… è più facile vincere. Piuttosto banale. Che possa cambiare qualcosa nelle gerarchie dal dischetto per i viola, soprattutto ora che non c’è più Vlahovic? “Non metto una griglia, chi se la sente batte”, ha commentato ieri sera Italiano. “In questo momento Piatek si sente di tirare i rigori, è un rigorista, può capitare di sbagliarli. Però poi ci sono anche gli altri. Durante una gara c’è chi prende il pallone in mano e si sente di tirare, io non voglio scenate o litigi: chi se la sente batte, grande fiducia nel battitore”. Insomma, niente scenate (come quella tra Biraghi e Nico Gonzalez contro la Lazio, sul rigore poi non concesso da Orsato) e ancora fiducia in Piatek. Uno che, comunque, in carriera i rigori li ha sempre segnati: ben 18 gol e solo 3 errori dagli inizi in Polonia, mentre in Italia tra Milan e Genoa aveva insaccato 7 volte su 7 dal dischetto. Insomma, forse ha ragione Italiano: è solo un momento, è solo una “maledizione” che gira per la categoria. Con la speranza di scacciarla però al più presto.
Di
Marco Pecorini