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Editoriali

La lunga volata verso Natale (anzi, Capodanno): inverno grigio o improvvisa risalita?

Un’annata nebulosa, un 2017 con aspettative in calando e passione in picchiata. Dall’emussionale Sousa al pragmatico Pioli, passando per un mercato estivo da rivoluzione totale: un mese e mezzo per chiudere il cerchio, tra aspettative, speranze e rassegnazione. È la lunga volata verso Natale. Anzi, Capodanno. Anzi, la Befana. Perché quest’anno il campionato non si ferma per le feste natalizie, con la Serie A in campo il 30 dicembre e la Coppa Italia il 26.

Un mese e mezzo per chiudere il girone d’andata, per trarre bilanci realistici sulla stagione in corso. Sette partite di campionato, una (si spera due) di Coppa Italia per la Fiorentina. Uno spezzone importante per capire quel che sarà, gli obiettivi e le ambizioni. Oppure per confermare questa incompiuta mediocrità da centro classifica. Inverno grigio o improvvisa risalita? Sfida che si gioca su più fronti, sul campo e non solo. Domenica la sfida a Ferrara contro la Spal, poi all’Olimpico contro la lanciata Lazio di Inzaghi (che dovrebbe avere anche Felipe Anderson). Il 3 dicembre il Sassuolo al Franchi, quindi la trasferta al San Paolo contro il Napoli attuale capolista. Il 13 dicembre spazio alla Coppa Italia: altro snodo cruciale, mai come quest’anno il percorso in coppa può salvare un campionato così e così. Al Franchi arriverà una tra Sampdoria e Pescara, con i blucerchiati di Giampaolo ovviamente favoriti. La Fiorentina, però, dovrà nel frattempo dimostrare di potersela giocare con squadre più forti, visto che fin qui ha sempre perso (Inter, Samp, Juve, Roma). Altrimenti, anche in coppa poche speranze di avanzare.

La settimana si chiuderà con la sfida casalinga con il Genoa, per poi andare a Cagliari il 22 dicembre. Quindi l’eventuale impegno dei Quarti di Coppa Italia (all’Olimpico con la Lazio?) il 26 dicembre, per ospitare poi il Milan all’ultima giornata di andata il 30 dicembre. Dopodiché si ricomincia con l’Inter al Franchi il 5 gennaio, prima della sosta. “La classifica sono abituato a guardarla a Natale. Quest’anno a fine 2017”, ha detto ultimamente Pioli. Già, un mese e mezzo per capire ‘davvero’ che Fiorentina potrà essere. Se si confermerà questa fastidiosa altalena di prestazioni e risultati, oppure se si troverà una quadratura e ‘un senso’ per una stagione interessante.

Campo ma non solo. Perché da qui a fine 2017 si giocano ‘sfide interne’ anche in chiave mercato. Tra riserve e giovani che vogliono dimostrare di essere ‘da Fiorentina’. Corvino già si muove per un terzino mancino e per un centrocampista, ma anche sugli esterni forse qualcosa andrebbe fatto, così come valutazioni sui giovani – da Hagi a Zekhnini, da Lo Faso a Dragowski – che fin qui hanno avuto pochissimo spazio, e pochi margini di inserimento in una situazione difficile. Il tutto, però, considerando l’autofinanziamento puro indotto dai Della Valle. Quanto budget per Corvino? Molto probabilmente minimo. E quindi ridotti margini di manovra. Che coinvolgimento, poi, per gli stessi Della Valle nell’ambito Fiorentina? A settembre la visita di Nardella a Casette d’Ete aveva riaperto gli scenari, dall’interno ‘assicurano’ di una proprietà vicina. Ma resta il comunicato di giugno e il “passo indietro” di ADV. Nel frattempo zero voci ufficiali. Cambierà qualcosa entro fine anno? Difficile dare una risposta affermativa.

Fuori dal terreno di gioco, poi, in ballo i terreni della Mercafir per il nuovo stadio. La ‘novella dello stento’ in salsa fiorentina ha una scadenza precisa: 31/12/2017. Entro fine anno i Della Valle devono (dovrebbero) presentare il progetto esecutivo al Comune, ma l’ipotesi proroga (con slittamento) non è esclusa da ambo le parti. Con una vicenda che quindi, tra burocrazie e progetti, rischia seriamente di allungarsi ancora.

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