Sempre in attesa di qualcosa, la Fiorentina è a Moena in assetto folto ben sapendo che qualcuno se ne andrà e altri – arrivi di qualità, si è augurato Pioli alla fine della scorsa stagione – completeranno il gruppo.
Sul concetto ha preso la parola ieri Antognoni, che ha stabilito un termine di grandezza adeguato alla circostanza: c’è stato l’innesto di molti giovani, «in attesa di qualcosa di più importante».
E sarà proprio la dimensione degli acquisti «più importanti» attualmente inseguiti da Corvino a stabilire le ambizioni della nuova Fiorentina, almeno quelle sulla carta.
L’operazione è chiara, bisogna alzare verso l’alto la qualità di un gruppo che ha saputo attraversare con dignità una stagione devastante, mostrando tenacia ma anche i limiti di ha imparato a conoscersi gradualmente dopo una smazzata estiva di dimensioni clamorose: la base dell’organico è stata preservata, il prossimo passaggio sarà quello di offrire a Pioli un nucleo di 16-17 giocatori teoricamente equivalenti, più quattro-cinque giovani talenti da svezzare.
TUTTO questo in attesa di capire come e quando la Fiorentina si immergerà negli impegni ufficiali, e il primo potrebbe essere addirittura il 26 di luglio per l’andata del secondo preliminare di Europa League: da oggi due settimane esatte, con molti tasselli ancora di piazzare al posto giusto.
Va anche detto che – se il Tas dovesse confermare la squalifica del Milan – la qualità del primo avversario in Europa League non sarà altissima, ma Pioli ha ovviamente la necessità di poter allenare prima possibile un gruppo al completo, o quasi.
Antognoni ha ricordato anche le difficoltà della scorsa stagione, ricordando che il gruppo si è «rialzato da una situazione difficile». La tragedia di Astori ha cambiato il senso della stagione viola, ora è il tempo di una ripartenza calibrata e sensata, nella direzione della completezza.
ANTOGNONI ha sottolineato anche gli aspetti positivi, perché bisogna anche ricordarsi di come viveva la Fiorentina a Moena, esattamente un anno fa, quando mezzo gruppo aveva chiesto di andarsene: «C’è un clima diverso rispetto allo scorso anno, siamo più pronti. credo che il lavoro di Pioli sia anche più facile. I giocatori hanno capito cosa intende l’allenatore».
Fin qui le speranze, la settimana che si apre sarà ovviamente molto calda per quanto riguarda il mercato. Corvino sperava di aggiungere almeno Pasalic a Lafont, in attesa di poter definire Pjaca che è, comunque, ancora impegnato con la Croazia al Mondiale.
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Redazione LaViola.it