Il tecnico pensava di aver riacceso qualcosa dopo la vittoria in Conference League ma i difetti della sua squadra continuano a palesarsi ogni volta
Si aspettava una Fiorentina diversa. In linea con quella che aveva dato segnali di ripresa a Bergamo e che poi, quattro giorni dopo, aveva schiantato a domicilio gli Hearts 3-0. Evidentemente Vincenzo Italiano non aveva valutato che non tutti i turni di campionato in Italia prevedono incroci-materasso come quello di giovedì. E le quattro sberle della Lazio hanno riportato i viola coi piedi per terra. Scrive il Corriere dello Sport-Stadio.
Evidenziando, tra valanghe di fischi e cori dalla curva al 90’ che invitavano a tirar fuori gli attributi, i difetti che Biraghi e compagni manifestano dalle prime gare stagionali. Tanto possesso (a fine gara era del 62% per i padroni di casa), occasioni e zero gol.
A SECCO.
Per l’attacco intanto è stata un’altra notte da incubo. Per la seconda volta di fila in campionato la Fiorentina non ha trovato il gol e si tratta della settima partita a secco su quattordici gare. La prova sul velluto di Edimburgo è un ricordo: «Paghiamo la poca concretezza ma lo 0-4 è bugiardissimo. Le partite si possono perdere ma non con risultati così: è mancata incisività e la concretezza che in passato ci ha permesso di indirizzare le partite. Pensavo di aver trovato una soluzione ma così non è stato. Certo» ha spiegato Italiano. «Quando tiriamo venti volte in porta e non facciamo nemmeno un gol, un tecnico all’intervallo non può pensare di stravolgere tutto. Ma alla fine così si perdono le gare».
REAZIONE.
La testa ora è già di nuovo rivolta all’Europa. Dove tra tre giorni i viola incroceranno ancora gli Hearts per provare al mettere il punto esclamativo nel girone di Conference e ipotecare il passaggio del turno: «Ci prendiamo i fischi del nostro pubico, che è la cosa che ci fa più male. Perdere non aiuta, non ci fa lavorare sereni. Ma abbiamo già reagito in altre occasioni e lo faremo anche stavolta». Con un quarto di A già in archivio, però, potrebbe non esserci più tempo.
Di
Redazione LaViola.it