I biancocelesti cadono pesantemente contro l’Eintracht, e manifestano tutti i problemi post-derby. Domenica la Fiorentina.
La Lazio perde la testa, oltre alla partita; finisce in nove con due espulsi tra il 47’ e il 58’, Basta e Correa. Si fa rapire da un nervosismo diffuso, da frustrazioni da derby e da momento nero. Non riesce a mascherare i suoi problemi molto seri, la condizione scadente di alcuni protagonisti, primo fra tutti Milinkovic. Va anche bene alla Lazio che l’Eintracht sul 3-1 e con due uomini in più respira: il tempo per infierire ci sarebbe ma il quarto gol arriva soltanto all’ultimo istante. Così scrive La Gazzetta dello Sport.
POCO TURNOVER. Del k.o. non si può nemmeno incolpare l’eccesso di turnover, perché nella stesura non è una Lazio così finta. Può darsi che Simone Inzaghi non abbia mascherato la sua squadra per dare subito a tanti titolari la possibilità di uscire dalla malinconia post derby. Missione fallita. La sconfitta che complica l’euro-autunno arriva nonostante i grandi nomi. Perché ci sono Immobile (l’unico che si salva, e meriterebbe un rigore) e Parolo, che segna il pari; Leiva e Milinkovic, disastrosi; la difesa quasi al completo e sempre perforata, anche se in porta para (poco) Proto.
Di
Redazione LaViola.it