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La grande rivincita di Adli, Bove e Cataldi: Palladino se li gode

adli - Fiorentina

Milan, Roma e Lazio li hanno lasciati andare. Loro si stanno riscattando tra gol, assist e recuperi

Come riportato da La Gazzetta dello Sport, nella conferenza post blitz di Torino Raffaele Palladino ha sostanzialmente ammesso che la sua Fiorentina, terza in classifica dietro Napoli e Inter , è forte. «Nello spogliatoio si è creata una magia fantastica», ha spiegato il tecnico. Ed è vero. Perché bastava guardare la carrozza 2 del Frecciarossa che domenica sera riportava la Viola da Torino a Firenze. Facce felici, nuggets, frutta, lasagne, patatine, mate, complicità, risate. Oltre alle immancabili cuffie. E’ in gran parte merito di Palladino che ha creato una incredibile empatia con dei ragazzi che lo seguono a tal punto da aver rifiutato il giorno libero proposto ieri.

RIVALUTATI. Un portiere fenomeno, De Gea, e un centravantone, Kean, sono le basi di una
squadra che ha vinto sette partite di fila. Ma c’è dell’altro. Una difesa che ha subito solo 9 gol e
meglio di quella viola hanno fatto solo Juve (7) e Napoli( 8). E poi un centrocampo in cui Palladino ha rivalutato tre calciatori che oggi sono fondamentali: Bove, Cataldi e Adli. Sono arrivati da Roma, Lazio e Milan. Con Mandragora e Richardson compongono un quintetto che il tecnico campano alterna e utilizza dando minutaggio e, quindi, fiducia, a tutti. Nel miglior momento spicca sicuramente Edoardo Bove che per la Roma, che se n’è privata, rischia di diventare un nuovo caso Calafiori. È già scritto che Daniele Pradé a giugno lo riscatterà. È l’uomo, anzi il ragazzo, visto che è un 2002, più utilizzato in mezzo: 663 minuti. Lui ha ripagato con 2 gol e 32 recuperi (Cataldi è a 25, Adli a 23, ma ha giocato “solo” 325’), oltre a tre gialli (come Dodò e Richardson). Palladino lo usa in mediana, dove è sempre stato, ma anche da esterno sinistro nel tridente dietro Kean o da trequartista. Poi c’è Danilo Cataldi (ora ai box) che alla Lazio avevano messo un po’ in ombra negandogli la «fascia»a cui aspirava. Cataldi ha
toccato i 30, ma corre come un ventenne e ha già segnato due gol, come Bove (doppietta a Lec-
ce). Uno, lo ha timbrato in A l’ex milanista Yacine Adli, classe 2000, che in rossonero era stato bocciato. Palladino lo usa a volte per dare una svolta in mezzo, ma proprio al Milan ha dato un dispiacere segnando. Non è detto che la luce sia solo a San Siro.

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