Il punto sulla rosea sul direttore generale viola e le ultime scelte della società guidata da Commisso
La vita è meravigliosa anche perché offre la possibilità di essere incendiari da giovani e di diventare pompieri in età più matura. È il percorso di Joe Barone, direttore generale della Fiorentina e braccio destro del presidente Commisso. Lo scrive La Gazzetta dello Sport questa mattina.
Ultrà anti-juventino nell’esordio della sua esperienza viola, quando lottò per trattenere Federico Chiesa e si lamentò delle ingerenze dei dirigenti bianconeri. E quando litigò, fin quasi ad arrivare alle mani, con Andrea Agnelli che, a suo dire, non lo aveva appoggiato per un ruolo di consigliere in Lega. Tutti i presidenti di A assistettero alla scena e non senza stupore. Bene, adesso Barone è un alleato del numero uno bianconero nelle questioni di politica sportiva.
Il fuoco della passione si spegne con il passare del tempo, capita. E non è il caso di fare i dietrologi per scoprire quali verità nasconda il cambiamento. Non ci sarebbe dunque da stupirsi se oggi lui e Agnelli facessero il giro di campo mano nella mano: c’est la vie! Da Guelfi ci si trasforma in Ghibellini, e allora? Persino a Dante Alighieri successe. Ed era Dante, mica Joe Barone…
Di
Redazione LaViola.it