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La gara di Beppe ‘il martello’: si agita, incita i suoi e non molla mai

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Iachini torna con grande grinta sulla panchina viola: dalle scelte su Amrabat-Biraghi alle indicazioni per ‘Franco’. Tiene alta la tensione, guida la squadra

Si sofferma sulla partita di Beppe Iachini La RepubblicaIachini che lascia in panchina sia Biraghi che Amrabat, che parla tantissimo a bordo campo, che richiama i suoi e si rivolge a Ribery con un italianissimo “Franco”. Durante la gara, si agita su e giù per l’area tecnica di competenza mentre la sua squadra incassa lo svantaggio con un bel lancio di Zappacosta che trova Scamacca, abile in spaccata a rimettere a centro area dove Destro, tutto solo con Quarta spettatore, insacca battendo Dragowski.

MARTELLO. Scuote la testa, il tecnico viola. Ma non molla neanche un attimo dal suo pressing, nei confronti della squadra e anche dell’arbitro. Un vero e proprio martello, per tenere alta la tensione. La Fiorentina soffre, specie dalle parti di Zappacosta dove c’è Caceres. Così il tecnico lo sposta, invertendo le fasce e piazzando Venuti dalle sue parti. Dopo dieci minuti dallo svantaggio la Fiorentina raddrizza la gara con un’azione che vede protagonisti sia Pezzella che Castrovilli, bravo a servire Vlahovic che poi in diagonale di sinistro piazza il gol del pareggio.

TENSIONE FINALE. Ribery a inizio ripresa viene espulso. Iachini si arrabbia e riceve anche un cartellino giallo. La tensione sale, perché il Genoa con l’uomo in più sul campo prova a forzare ma non ci riesce quasi mai. E la Fiorentina porta a casa un punto.

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