Cuore e carattere, voglia di non mollare mai. Un altro risultato ripreso in extremis dalla Fiorentina, più volte anche in inferiorità numerica.
Dalla capacità di farsi (quasi sistematicamente) rimontare, alla forza di riprendersi punti che parevano persi. Una metamorfosi netta per la Fiorentina, che ha una svolta precisa durante la stagione: 9 dicembre 2018, Sassuolo-Fiorentina 3-3. Prima di allora, i viola erano la squadra che aveva perso più punti dopo un vantaggio: ben 10, rimontati spesso sull’1-1. Da Reggio Emilia, il trend è cambiato. Qualcosa è scattato nei giovani di Pioli. Da allora, è innegabile, è nata un’altra Fiorentina. Pur nelle difficoltà e nei limiti palesati più volte.
RIMONTA. Perché su quel 3-1 a Reggio Emilia era partita la contestazione dei tifosi viola in trasferta, la partita sembrava persa e il tunnel in cui era sprofondata la Fiorentina (dopo 5 pari di fila e lo 0-3 in casa contro la Juve) sembrava infinito, senza sbocco. Eppure, i gol di Benassi e Mirallas nel finale, con il pareggio in inferiorità numerica, dettero una scossa netta. Una svolta per il futuro.
CARATTERE. La partita successiva la rimonta fu poi vincente. Sotto in casa contro l’Empoli, alla fine fu vittoria per 3-1 (ritorno al successo dopo due mesi e mezzo). Nel 2019, poi, grinta e cuore nel 3-3 contro la Samp, quando in inferiorità numerica dal 39′ (rosso a Edimilson), i viola riuscirono prima ad andare sul 2-1, poi dopo il 2-3 firmato Quagliarella a riprendere clamorosamente i blucerchiati all’ultimo tuffo, per un punto d’oro. Dal 2-2 al 3-4 anche a Verona contro il Chievo, in inferiorità numerica, la settimana successiva, fino al gol del pareggio a Udine di Edimilson, al ribaltone contro la Spal (da 1-0 a 1-4) e all’1-3/3-3 di ieri contro l’Inter.
FINO ALLA FINE. Nel mezzo anche lo 0-0 ottenuto con le unghie e con i denti contro il Napoli, con Pezzella infortunato ma in campo nel finale. Non una rimonta, ma altra riprova del carattere enorme di questa squadra. Per la Fiorentina, insomma, sono 12 punti recuperati dopo uno svantaggio, più volte in inferiorità numerica. Solo Juve e Milan hanno fatto meglio, con 13 punti rimontati. Segno che il gruppo ha un’anima, spinta dai valori lasciati da Davide. Ragazzi giovani sì, che sbagliano e spesso sprecano, ma non mollano mai. E con la Coppa alle porte, hanno ancora voglia di lottare e stupire.
Di
Marco Pecorini