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Editoriali

La forza di Davide fa rinascere la Fiorentina. In classifica e per il futuro

L’immagine più bella è racchiusa in quel saluto collettivo sotto il ‘curvino’ viola. Tutti sotto il settore ospiti a Torino, dopo una vittoria di cuore, idee e grinta. Pioli e i giocatori, tutti insieme a fare il gesto del capitano. Per il Capitano. Perché in questa rinata Fiorentina c’è il segno indelebile di Astori. Sono i valori e la forza di Davide che spingono i singoli e il collettivo, nel quotidiano e poi in partita. Il dolore è sempre attuale, ma la famiglia viola sta provando a rialzarsi facendo forza sul ricordo, sugli insegnamenti e sull’eredità di Astori.

Una spinta interiore che ha fatto la differenza con il Benevento, e anche a Torino. Tre vittorie di fila per la Fiorentina: per trovare un filotto simile bisogna tornare ad un girone fa. Quando, dopo il 3-0 ai granata, i viola si ritrovarono al 7° posto, a -2 dalla Sampdoria 6°. Domenica a Torino la Fiorentina ha condotto la gara, ha sbagliato e poi rimediato ai suoi errori. Ma sempre con una forza di volontà superiore agli avversari. Che poi, alla lunga, è stata decisiva.

Una Fiorentina rinata nel segno lasciato da Astori. Badelj ha preso per mano il gruppo ereditando una responsabilità pesante, Saponara ha trovato quella forza interiore forse prima smarrita, mettendo insieme due prove di fila tutto cuore e tecnica. E poi Sportiello, Biraghi, Vitor Hugo, Benassi e tutti gli altri. Non solo giocatori, ma persone che dentro hanno qualcosa di speciale. Qualcosa in più. Questo è un gruppo che senz’altro ha limiti tecnici, ma sul lato umano ha davvero dei valori molto importanti. Sui quali costruire la Fiorentina del futuro.

Già, il futuro. Quello lasciato in eredità dal ‘seme’ di Astori. Un’unità di intenti che ora coinvolge tutti: squadra, allenatore, società, proprietà e tifosi. Una situazione da non disperdere, ma da coltivare con cura. Perché da qui si può e si deve ripartire, con chiarezza e con un unico comun denominatore. Onorare al meglio la memoria di un ragazzo speciale. Ad Astori verrà intitolato il centro sportivo dove i viola si ritrovano ogni giorno, dove lo stesso Davide per primo aveva iniziato a credere, giorno dopo giorno, nella nuova Fiorentina. Ci saranno poi altre iniziative, in accordo con la famiglia Astori.

Intanto, le divisioni e le contestazioni sembrano un passato abbastanza lontano. Ora l’intento è quello di stare insieme, uniti, farsi forza nel momento difficile. Mettendo da parte insulti, campagne acquisti o scelte sbagliate. E provare a gettare basi nuove per il futuro. Qualcosa dai Della Valle si stava muovendo anche prima della tragedia del 4 marzo, senz’altro il sentimento di grave perdita e dolore ha riportato prima la proprietà a riprendere il timone nel momento di emergenza. Ora, dai tanti segnali di unione delle ultime settimane, si può e si deve ripartire. Le parole di Cognigni vanno in questo senso, tra qualche settimana saranno poi i Della Valle a tornare a parlare di futuro.

Il presente, invece, dice di una Fiorentina che arriva alla sosta dopo settimane difficili ed intense. Una squadra ed un gruppo provato dal dolore, che con nuova forza ora punta ad andare oltre i propri limiti. Senza fare proclami o programmi, la zona Europa è tornata distante tre punti. “Non guardiamo la classifica, quando l’abbiamo fatto in passato ci siamo un po’ persi e abbiamo avuto delusioni. Ci siamo solo promessi di dare il massimo ogni volta che andiamo in campo”, ha detto Pioli. Già, forse adesso è giusto così.

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