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La FLOP 11 METEORE del decennio della Fiorentina

Da Brillante a Benalouane, da Anderson a Toledo, passando per il Tanque Silva. Ecco le migliori/peggiori undici meteore dell’ultimo decennio

Tutti bravi a scegliere i migliori giocatori, ma a Firenze di giocatori che non hanno proprio lasciato il segno se ne sono visti davvero tanti. Alcuni non hanno lasciato il segno, altri sono diventate delle vere e proprie icone trash che tutt’oggi vengono citate di continuo nelle discussioni da bar sulla Fiorentina.

Scegliere i peggiori 11 è difficile e di certo non accontenterà tutti. Perciò, dato il grande bacino da cui potere attingere, LaViola.it ha deciso di stilare ben due FLOP 11. La prima classica, con i giocatori che alla Fiorentina (purtroppo) ci hanno giocato, facendo perdere diversi anni di vita ai tifosi viola. La seconda è invece una FLOP 11 delle meteore: chi è passato da Firenze ma praticamente non si è visto. Nonostante 22 nomi, di certo resterà fuori qualcuno dei vostri ‘beniamini’, ma ardue sono le scelte che devono essere compiute.

Come promesso, vi presentiamo anche la FLOP 11 delle meteore dell’ultimo decennio.

Anche qui il materiale non manca, a partire dai pali in cui si conquista il posto di diritto Luigi Sepe. Il portiere napoletano, dopo un’esclusione in Europa League, ha ben deciso di far finire la sua avventura a febbraio con un delirante post su Instagram. Risultato? Fuori rosa, decurtazione dello stipendio e arrivederci. Non prima di avere deliziato il Franchi con un paio di papere in Europa League.

Venendo ai difensori: a destra, dopo un serratissimo ballottaggio con Micah Richards, la spunta Kevin Diks. Meteora vera, perché con la maglia della Fiorentina in partite ufficiali ha collezionato la bellezza di 2 presenze, frutto di CINQUE minuti complessivi. Eppure è sotto contratto dal 2016, in giro per l’Europa in prestito. Centrali Hegazy e soprattutto Benalouane. Il primo è riuscito anche a collezionare qualche presenza qua e là, forse merito del suo soprannome, “il Nesta d’Egitto” (mai appellativo fu più inadatto). Il secondo resta il capolavoro assoluto del mercato di gennaio 2016. Quello in cui doveva arrivare uno tra Lisandro Lopez e Mammana ed è arrivato Benalouane. Infortunato. Zero presenze e tanti saluti a giugno. Chiude la difesa Llama, terzino preso nel 2012 come vice Pasqual. L’argentino il campo lo ha visto davvero poco ed è stato rispedito al mittente (Catania) la stagione successiva.

A centrocampo tre meteore internazionali. Si parte da Mario Suarez, arrivato dall’Atletico Madrid come centrocampista di prima fascia e ceduto a gennaio in fretta e furia al Watford. Si prosegue con Joshua Brillante, australiano gettato nella mischia da Montella alla prima di campionato con la Roma, sostituito dopo venti secondi e mai più riproposto. Infine, una delle meteore più affascinante: Anderson. Arrivato a gennaio direttamente dal Manchester United e con un curriculum di tutto rispetto, sembrava il centrocampista perfetto per rinforzare una mediana già molto competitiva come quella della Fiorentina 2013-14. Peccato che l’Anderson arrivato a Firenze fosse il lontano parente di quello visto a Manchester nei suoi tempi d’oro. Lievemente fuori forma fisica, a voler essere buoni.

Tridente d’attacco di tutto rispetto. Si parte con Toledo. Quello che Andrea Della Valle definì un colpo, perché le scommesse sono altre. Quello del coro profetico “se è bono poi un lo rivedo“. Profetico al contrario, perché Toledo effettivamente non si è più visto, ma non perché fosse bono. Proseguiamo con Oleksandr Iakovenko, operazione che ancora oggi risulta a tratti incomprensibile. Dal 2013, data del suo ingaggio, ha collezionato 6 presenze e 0 gol con la maglia viola, venendo spesso sballottato da un prestito all’altro (se si riusciva a piazzarlo). In tutto ciò, fino alla rescissione nel 2016, Iakovenko ha percepito la bellezza di 550mila euro netti a stagione.

Infine, Santiago Silva si prende il centro dell’attacco. Tutti si ricordano del Tanque, quello che segnava caterve di gol in Argentina, quello che faceva notizia per le esultanze folli ed esuberanti. Peccato che a Firenze la porta non l’abbia mai vista, e quando finalmente un compagno gli ha regalato la gioia del primo e unico gol in Italia (ovviamente su rigore), il Tanque ha esultato come se avesse trovato 5 euro per terra durante un funerale. Anche per lui un girone e arrivederci, come da migliore tradizione delle meteore.

METEORE FLOP 11 (4-3-3): Sepe; Diks, Benalouane, Hegazy, Llama; Anderson, Suarez, Brillante; Toledo, Iakovenko, Santiago Silva.
Menzioni d’onore (ma non troppo): Richards, Salifu, Marin.

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