Continuità e consapevolezza, i viola si impongono con concretezza allo Zini e continuano nel circolo virtuoso. E il brasiliano segna ancora
L’azione del raddoppio rappresenta perfettamente la versione ideale che Vincenzo Italiano ha avuto della Fiorentina fin dall’inizio della sua avventura viola. Biraghi serve Brekalo lungo il corridoio di sinistra, alle spalle del “quinto” avversario. Mandragora arriva in appoggio, viene servito ed evita la pigrizia del crossettino – soluzione troppo spesso abusata dalla sua squadra – e invece chiede e ottiene l’uno-due da Barak che taglia fuori l’intera difesa della Cremonese, Mandragora completa l’opera con un assist basso che trova Cabral solo sul secondo palo, tranquillo nell’infilare in rete. La Fiorentina ha intrapreso un circolo virtuoso: vince, prende fiducia – l’azione descritta lo dimostra -, vince ancora di più. Così scrive La Gazzetta dello Sport.
CONCRETEZZA. A Cremona arriva la terza vittoria di fila in campionato (la quinta se si calcola anche la Conference League), che unita al pareggio con l’Empoli rappresenta la miglior striscia della stagione. Tre successi consecutivi erano già arrivati all’andata contro Spezia, Samp e Salernitana, ma al di là dello scalpo più nobile di questo filotto – il 2-1 contro il Milan -, a differenza di allora tutta la Viola sembra essere cresciuta. Anche in concretezza: i due gol che hanno steso la Cremonese sono arrivati praticamente con gli unici due tiri nello specchio (il terzo è stato uno sparo a salve di Jovic nel finale). Cabral non sempre è risultato presente nell’aiutare la manovra, ma quella benedizione del 2-0 è il sesto gol nelle ultime sei partite, 7 in campionato: solo Osimhen (11) e Lautaro (9) ne hanno fatti di più da inizio 2023.
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Redazione LaViola.it