I viola battono l’Udinese e salgono a quota 11 punti, in zona Europa. Test superato, prima della sosta per le Nazionali.
Quando Milenkovic ha girato quel pallone alle spalle di Musso, Montella ha stretto i pugni e gridato. Forte, molto forte. Ed è questa l’immagine – la più vera, la più spontanea – con cui la Fiorentina ha confezionato e archiviato la terza vittoria di fila. Nel gesto di Montella, del resto, c’erano tutti i componenti di 90 minuti fatti di sofferenza e merito. Già, perchè l’Udinese ha fatto soffrire sì i viola, ma alla fine la Fiorentina ha meritato i tre punti. Così scrive La Nazione.
Udinese concreta in fase di copertura, con Samir ed Ekong muri d’acciaio, e pericolosa oltre che con De Paul con quel centometrista di Sema, ma la Fiorentina ha saputo tenersi corta, rimanere su di giri e ribattere colpo su colpo alla forza fisica più che tecnica degli avversari. Forse Chiesa e Ribery faticano un po’ di più rispetto alle altre occasioni, forse un centravanti di ruolo farebbe davvero comodo, ma la Fiorentina cresce e soffoca le idee dell’Udinese. Musso fa la mossa più importante dopo una decina di minuti (su Chiesa), poi il lampo di Milenkovic (assist di Pulgar) e quel grido liberatorio di Montella.
TERZA. La Fiorentina, quella che gira attorno a un 3-5-2 ormai intoccabile, quella che si tiene dentro sogni e ambizioni, sigilla la terza vittoria di seguito (Samp, Milan e Udinese) e va a piazzarsi in una classifica che profuma di traguardi da rincorrere con orgoglio e coraggio.
Di
Redazione LaViola.it