Rassegna Stampa
La Fiorentina spaventa il Napoli
CON LE UNGHIE, i denti e le prodezze la Fiorentina prova a capovolgere il senso di una notte complicata contro il Napoli e solo un rigore al 94’ – fallo in overdose di acido lattico di Salcedo su Mertens – sciupa un’impresa da stampare su molti almanacchi. I colpi di Bernardeschi (doppietta) e Zarate sono di altissimo livello e anche la volontà della squadra, soprattutto dopo il secondo gol di Mertens, è quella delle fasi più felici. Due volte in svantaggio (la seconda su un infortunio in disimpegno di Tomovic, roba da depressione), due volte capace di rimontare.
E POI ZARATE, che gol al volo quando la partita sembrava declinare verso il trionfo, 3-2 al super Napoli, incredibile. Le sensazioni da Oscar si volatilizzano per il fallo in chiusura su Mertens, Gabbiadini è freddo nel piazzare la palla nell’angolo basso. Restano gli apprezzamenti per la Fiorentina, che senza Ilicic e Gonzalo ha il merito di restare squadra anche nei momenti peggiori.
PRIMO TEMPO intenso e tattico, le squadre si temono abbastanza per non scoprirsi troppo. Il Napoli ha un palleggio più rapido, è minaccioso e pieno di fantasia ma non costruisce azioni pulite per puntare Tatarusanu fino a quando – ricevendo in fuorigioco il pallone da Hamsik – Insigne non inventa un tiro che per bellezza prescinde da tutti gli off side: la parabola che da 25 metri atterra nell’angolo lontano è un tracciante imprendibile per Tatarusanu, un tiro della domenica e del lunedì. La Fiorentina fino a quel punto era stata ordinata nella copertura degli spazi con un assetto reso più equilibrato dalla presenza di Cristoforo al posto di Ilicic. Due occasioni non sfruttate negli spazi (Kalinic e Chiesa) e va bene al centravanti che nel finale di tempo non si becca il secondo giallo per una simulazione in area. Subito un bel numero di Chiesa all’inizio della ripresa (Reina c’è), la Fiorentina continua a crederci e conquista una punizione con Kalinic: sul tiro di Bernardeschi la deviazione di Callejon spiazza Reina e la Fiorentina torna in partita.
LÌ IN TEORIA comincia la parte più complicata della serata (che fare contro un Napoli così forte?) e il pareggio è un bel modo per aumentare l’autostima: cresce la Fiorentina, il Napoli mostra affanni insospettabili. Ma resta pericolosissimo: al 17’ Maxi Olivera respinge sulla linea un diagonale di Mertens. La serata si accende in due minuti: Mertens ruba il pallone a Tomovic _ che vorrebbe poi sprofondare sotto il terreno _ e segna il vantaggio, ma Bernardeschi da lontano schiaccia subito un ragno sul palo di Reina e la palla carambola in gol per il pareggio. Sousa prova a vincerla con Zarate per Cristoforo (dietro si copre con Sanchez al posto di Badelj). Zarate segna al volo su assist di Bernardeschi, lo stadio impazzisce e forse anche Salcedo per quell’intervento al 94’ che apre le porte al rigore e al pareggio del Napoli nel last minute delle beffe.