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La Fiorentina si risveglia con Kalinic: 3° vittoria esterna di fila

TERZA VITTORIA esterna consecutiva e prima risposta da squadra consapevole, almeno per un’ora, di poter ritrovare livelli di gioco veramente chic. Comunque calma e gesso, ai viola manca la forza per piazzare il colpo della tranquillità contro un avversario in difficoltà (il 2-0 sfiorato solo nel finale da Cristoforo) e serviranno altri test prima di poter abbinare la parola «continuità» a un gruppo che solo ora si sta ritrovando su frequenze accettabili, dimostrando anche di essere in sintonia con l’allenatore.

IL BOLOGNA non vince da sei partite e deve rinunciare a diversi titolari, poi perde quasi subito Verdi per infortunio e la Fiorentina gioca in superiorità per 62 minuti su 90 per l’esulsione di Gastaldello, resta il fatto che di fronte ad ADV _ ieri eccezionalmente in trasferta _ squadra recupera molte caratteristiche di pregio. Se tre indizi fanno una prova, il campo allagato contro il Crotone assume ora le sembianze di un alibi abbastanza concreto.
Un gol di Kalinic e due pali colpiti da Ilicic nel primo tempo, dominio assoluto nel giro palla e Bologna stordito senza saper trovare contromisure efficaci. Sousa dà giustamente fiducia ai giocatori che con il 4-2-3-1 (finalmente riproposto con continuità) hanno vinto a Cagliari e solo l’infortunio di Vecino nel riscaldamento impedisce di mettere in onda un replay assoluto.

I TRE PUNTI riportano la Fiorentina in posizioni molto più accettabili e disegnano un ottobre in crescita addirittura rispetto allo straordinario inizio stagione dello scorso anno: nello stesso mese la Fiorentina finì ko tre volte consecutive (Napoli, Lech Poznan, Roma), mentre ora ha messo a segno un filotto di segno opposto (Slovan Liberec, Cagliari e Bologna, con l’intoppo Crotone). Quindi anche i numeri tornano un po’ a sorridere, i 16 punti in classifica non sono poi da buttare considerando che la Fiorentina dovrà recuperare la partita contro il Genoa, il 15 dicembre. Pochi sogni e molto realismo, direbbe Sousa.
Che certamente avrebbe voluto veder piazzare il colpo del 2-0 quando la squadra stava dominando un match che è finito senza problemi particolari, anche se nelle mischie finali qualche brivido c’è stato. Protagonisti della vittoria Kalinic e Ilicic. Freddissimo il primo nel procurarsi il rigore (lancio di Gonzalo) e batterlo due volte nello stesso angolo dopo la decisione dell’arbitro di farlo ripetere per invasione dell’area; Ilicic ha colpito due pali e da trequartista ha giocato una partita molto continua. Intorno tutti gli altri in versione più motivata. E questo è il segnale che interessa di più, in attesa di altre riprove.

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