8 squadre si giocheranno le sette posizioni europee. I viola, penalizzati da un Franchi dimezzato, vivranno un inizio gennaio con partite ogni tre giorni
La Fiorentina ha ripreso la sua marcia di avvicinamento al girone di ritorno di Serie A. Fin qui tutto sommato contenute le conseguenze della quarta ondata di Covid-19, con quattro membri del gruppo squadra contagiati, tra i quali c’è solo un giocatore. Considerando la facilità con la quale si diffonde il virus in questi giorni, poteva andare decisamente peggio. Non è detto però che non possano emergere nuovi positivi nei prossimi giorni.
Pandemia che inevitabilmente si ripercuoterà nel futuro prossimo del calcio anche in altri modi, con le presenze allo stadio che tornano a essere al 50%. Perlomeno sono state scongiurate le porte chiuse, ma è indubbio che la Fiorentina rimarrà particolarmente penalizzata da questa riduzione della capienza – soprattutto se il tifo organizzato sceglierà di non entrare allo stadio, come fece nelle prime partite della stagione –, visto che il Franchi era tornato a essere un fortino grazie al calore dei tifosi viola.
Italiano ha radunato le truppe e si prepara a un inizio di gennaio davvero impegnativo, con ben quattro partite nell’arco di undici giorni. Si riprende al Franchi contro l’Udinese il 6 gennaio, tre giorni dopo trasferta a Torino contro i granata, altri tre giorni e altra trasferta a Napoli per gli ottavi di Coppa Italia, chiude il poker la sfida casalinga col Genoa il 17/01. Chiude il mese di gennaio, stavolta con una settimana di riposo, la trasferta di Cagliari.
Si diceva di un calendario non troppo proibitivo fino a febbraio e in effetti in Serie A le squadre da affrontare sono tutte alla portata. Tuttavia, l’incastro con la sfida del Maradona in Coppa Italia e il poco tempo a disposizione per recuperare le fatiche rendono il tutto decisamente più complicato.
La Fiorentina che si affaccia al 2022 è una squadra che ha stupito tanto nel girone di andata, ma ha concluso l’annata con visibile stanchezza, affiorata nella trasferta di Verona. Se c’era una squadra a cui poteva far bene una pausa era proprio quella di Italiano, che inoltre ripartirà con una freccia in più al proprio arco. Stiamo ovviamente parlando di Ikoné, il famoso quinto esterno che si è aggregato fin dal primo giorno dal rientro delle vacanze (verrà ufficializzato all’apertura del mercato) e che dunque avrà anche un po’ di tempo per familiarizzare con il nuovo contesto.
Il ruolo in cui la squadra viola era maggiormente carente è stato subito colmato, ora il mercato esige un vice Vlahovic e qualche eventuale ritocco in caso di uscite. Nulla di straordinario, perché con l’esterno francese si è subito rimediato alla più grande lacuna nella rosa gigliata rimasta insoluta dal mercato estivo.
Le ambizioni europee sono ormai innegabili: con l’attuale punteggio proiettato nelle 38 partite, la Fiorentina concluderebbe con 64 punti, cifra che nelle ultime stagioni è valsa il settimo posto in classifica. Tutto è ancora da decidersi, otto squadre si giocano i sette posti buoni per andare in Europa. Tra poco inizia il secondo tempo.
Di
Marco Zanini