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La Fiorentina sfida il Bologna: chi è la più sorprendente del reame?

I viola sfidano il Bologna nei quarti di finale di Coppa Italia. Gara da dentro o fuori che Italiano affronterà in emergenza

Chi è la più sorprendente del reame? La domanda, prese in prestito dalla Disney, troverà una risposta stasera in un quarto di finale che non è (solo) un derby dell’Appennino ma anche, appunto, una specie di faccia a faccia tra le due squadre che nella prima parte di stagione più hanno stupito. Scrive il Corriere Fiorentino.

Da una parte la Fiorentina, quarta da sola in classifica, dall’altra il Bologna che insegue ad un solo punto di distanza. Risultati difficili da prevedere, quindi, ma non solo. Gioco, identità, filosofia, mentalità. Difficile, sotto questi punti di vista, trovare di meglio tra le formazioni di serie A. Merito, e così veniamo ad un altro aspetto affascinante di questa sfida, di due tra gli allenatori più «in» del momento.

Giovani, capaci di proporre un calcio sempre propositivo ma comunque efficace (e la classifica sta lì a dimostrarlo) e che, soprattutto di recente, hanno dimostrato di saper far fronte ad emergenze e difficoltà. Certo, sia l’uno che l’altro vengono da giorni non semplicissimi e tutti e due, arrivati in zona Champions, hanno frenato.

I rossoblu per esempio vengono da un punto nelle ultime due partite (sconfitta 3-0 con l’Udinese e pareggio col Genoa). Mentre i viola, dopo tre successi di fila, sono caduti sul campo del Sassuolo

«La Fiorentina è superiore a noi per organico e non da oggi — ha detto ieri Motta — sono favoriti e credo che tutti si aspettassero un quarto di finale tra loro e l’Inter ma noi ci siamo meritati di giocarci questa partita e nonostante Italiano sia un grande allenatore, con grandi giocatori a disposizione, faremo di tutto per portare il risultato dalla nostra parte».

Il problema, parlando di individualità, è che ora come ora il mister viola deve fare a meno del migliore di tutti (Nico Gonzalez), di altri due esterni d’attacco (Sottil e Kouame). E che l’atro top, Bonaventura, non vive esattamente il suo miglior momento. Nodi che sono venuti al pettine in tutta la loro e evidenza sabato sera a Reggio Emilia ma che oggi, in un modo o nell’altro, dovranno essere sciolti.

Stavolta infatti non ci sarà possibilità di recupero. O dentro, o fuori. Novanta o centoventi minuti di passione al termine dei quali, in caso di parità, ci si giocherà tutto ai calci di rigore. Col Parma per esempio, in un ottavo molto più complicato del previsto, è andata proprio così.

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