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La Fiorentina ritrova la sua oasi di felicità europea. La strada per Lipsia è già la meno impervia?

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La squadra di Pioli vince in Austria ritrovando il sorriso e una buona prestazione. La Conference può già diventare il vero obiettivo stagionale

In attesa del primo urrà in campionato, la Fiorentina centra un altro successo in Conference League. Lo 0-3 sul campo del Rapid Vienna ribadisce il buon avvio europeo dei ragazzi di Pioli, che salgono a quota 6 punti nel girone unico e mettono un altro mattoncino per la qualificazione diretta agli ottavi di finale. Ma che, soprattutto, ritrovano certezze sul piano del gioco.

MIGLIORAMENTI. È questa la migliore notizia che i viola si portano dietro nel viaggio di ritorno dalla capitale austriaca. La partita dell’Allianz Stadion ha mostrato una squadra in miglioramento. Tutta un’altra cosa rispetto al grigiore di questi primi due mesi di stagione. Ha convinto il centrocampo, con un Nicolussi Caviglia in regia apparso più preciso del solito, un Fagioli molto più brillante (che bello quel lancio sprecato da Piccoli a tu per tu con il portiere) e uno Ndour ancora a segno di giovedì. Hanno dato una buona impressione diversi elementi che fino a qui avevano trovato poco spazio: buone le prestazioni di Comuzzo e Viti in difesa, ottimo l’esordio da titolare – con assist – di Fortini.  Ottime risposte anche da Dzeko, che prima entra nell’azione del vantaggio e poi mette la firma sul raddoppio (secondo centro stagionale, per ora meglio di Kean e Piccoli).

OASI EUROPEA. La Fiorentina ritrova certezze, dunque. E le ritrova, ancora una volta, grazie all’Europa. Era già successo spesso nelle ultime quattro stagioni. Nel 2022/23, ad esempio, quando una Viola in acque torbide (ricordate la partita di Verona?) trovò conforto e fiducia nel doppio confronto con il Braga, che catapultò la squadra di Italiano dentro un filotto di otto successi consecutivi e verso le due finali di Roma e Praga. Ma anche nella scorsa stagione, quando la banda di Palladino, ribaltando il Panathinaikos negli ottavi di finale, salvò una stagione che sembrava al capolinea e ritrovò quella carica che l’avrebbe portata a ottenere due importanti successi in campionato contro Juventus e Atalanta. Se la squadra di Pioli sarà in grado di ottenere uno slancio simile dai successi europei, lo scopriremo presto. Domenica arriva al Franchi il Bologna, mercoledì visita all’Inter a San Siro. Due partite che, data la situazione di classifica, assumono già un’importanza capitale.

LA STRADA PER LIPSIA. La priorità, in questo momento, è ovviamente il campionato. La Fiorentina deve urgentemente smuoversi dalle ultime posizioni, mettendosi al riparo da situazioni pericolose. Ciò che verrà dopo passa in secondo piano, almeno per ora. L’impressione, però, è che il treno per le posizioni nobili, quelle che assegnano la qualificazione alle competizioni europee, possa essere già passato. Servirebbe un mezzo miracolo (sia chiaro, non impossibile: la Roma insegna). È per questo che le buone sensazioni arrivate dalla Conference League suggeriscono che si stia già delineando il principale obiettivo della stagione viola. La strada per Lipsia sembra alla portata. Anche ieri, le principali insidie non hanno impressionato: il Crystal Palace è caduto in casa contro l’AEK Larnaca, il Rayo Vallecano e lo Strasburgo hanno impattato rispettivamente contro Hacken e Jagiellonia Bialystok. Vincere un trofeo rappresenterebbe una sorta di ‘amnistia’ generale: metterebbe sotto il tappeto le magagne ambientali e farebbe tollerare un campionato sottotono. Oltretutto, sarebbe una scorciatoia per ottenere la qualificazione alle coppe europee. Ecco perché, una volta messo in sicurezza la classifica in Serie A, i pensieri di tutto il mondo Fiorentina potrebbero rivolgersi al giovedì.

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