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La Fiorentina riparte da Italiano: Ramadani ha tessuto la tela del super rinnovo
L’allenatore verso il rinnovo, oggi l’incontro con Barone e Ramadani per definire il mercato
Come prima, più di prima. Del resto, Vincenzo Italiano, non ha mai detto di voler lasciare la Fiorentina. Anzi. Semmai, il mister, ha sempre lavorato perché il suo rapporto con Firenze si facesse ancora più forte e, soprattutto, perché le ambizioni della società viaggiassero di pari passi alle sue. Era (ed è) questa la sua vera preoccupazione. E per questo il fatto che dopo mesi pieni di incertezze abbia deciso di metterci la firma è particolarmente importante. Scrive il Corriere Fiorentino.
La notizia era nell’aria da qualche giorno. Si è fatta più concreta nella serata di lunedì e, ieri, ha trovato le definitive conferme. Per il tecnico è pronto un nuovo contratto. E, altro particolare da non sottovalutare, l’accordo andrà oltre il semplice prolungamento di un anno. Per il quale la società avrebbe potuto esercitare l’opzione.
Voleva di più, Italiano, ed è stato accontentato
La Fiorentina infatti gli ha proposto un contratto con scadenza fissata al 2025. Con ingaggio più che raddoppiato rispetto agli 800 mila euro netti a stagione previsti dall’intesa stipulata un anno fa. Di fatto, per l’ex allenatore dello Spezia, è pronto uno stipendio da (circa) 1,6 milioni a salire fino (bonus compresi) a quasi 2 milioni netti. Un riconoscimento che il mister sentiva di meritare dopo il grandissimo lavoro svolto. Grazie al quale, superando ogni più rosea aspettativa, ha riportato la Fiorentina in Europa. Ma non era (solo) una questione economica.
Tutt’altro. Italiano voleva rinnovare per sentirsi più forte dentro lo spogliatoio. E per ottenere quella legittimazione fondamentale per potersi porre come vero punto di riferimento del percorso tecnico. Certo, non è stato semplice arrivare all’intesa. È stato Fali Ramadani, con pazienza, a tesser la tela. Confrontandosi quotidianamente col tecnico (soprattutto negli ultimi giorni). E limando pian piano tutti i dettagli col d.g. viola Joe Barone.
Fino, e così torniamo alla cronaca di queste ore, alla stretta di mano che oggi, salvo sorprese, si trasformerà in firme e relativo annuncio. Un appuntamento al quale dovrebbero partecipare tutti i dirigenti (Barone, Pradè e Burdisso). Mentre insieme ad Italiano dovrebbero esserci sia Ramadani che l’avvocato Caliandro. Con cui anche ieri sera l’allenatore ha avuto un mini summit.
Sul tavolo, oltre al nuovo contratto da firmare, la costruzione della nuova Fiorentina. Chi confermare, chi mettere sul mercato, come sostituire i partenti e in quali ruoli cercare i rinforzi. Argomenti sui quali Italiano aspetta da mesi risposte precise. E che ora, ovviamente, non possono più essere elusi. Anche perché tra meno di un mese è fissato il raduno mentre il 10 di luglio, i viola, partiranno per il ritiro di Moena.
Una data per la quale il tecnico spera di avere a disposizione la rosa più definitiva possibile anche se lui stesso sa che sarà molto difficile
Di certo adesso è lecito attendersi un cambio di passo. Su Dodô, per esempio (anche se per Odriozola resiste qualche piccolissima speranza). Sul portiere (Gollini, Vicario, Cragno il tris di nomi in prima fila). Sul centrocampista (Maxime Lopez del Sassuolo l’ultima idea) e su tutti gli altri obiettivi. Per costruire una Fiorentina da Europa. Con una rosa più ampia e più ricca, servirà tanto lavoro. Intanto però, il primo tassello, è stato messo.
