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La Fiorentina rimane attaccata al treno Europa grazie al Fattore C

Allo Stadio Adriatico la Fiorentina aveva uno e un solo obiettivo: portare a casa i tre punti per rimanere aggrappata al treno Europa. E così i viola hanno fatto, ma con quanta fatica. È un rocambolesco cross di Tello che, lisciato dalla difesa dei padroni di casa, così come dagli attaccanti gigliati, si insacca in porta e regala la vittoria al 95′.

Vittoria ottenuta grazie al doppio Fattore C. Inteso in primis come fortuna, quella che spesso forse in questa stagione è mancata ai viola. Ultimo caso in ordine di tempo la partita di domenica scorsa contro il Genoa, che ha agganciato la Fiorentina al Franchi quasi allo scadere grazie al rigore concesso e poi trasformato da Simeone.

Ma soprattutto Fattore C inteso come Fattore Chiesa. Se la doppietta regala a Cristian Tello la copertina della sfida, mettendo a tacere (almeno momentaneamente) le critiche, il giocatore che ha realmente cambiato il volto della partita è ancora il giovane 25. A riposo nel primo tempo, entra nella ripresa e dona immediatamente ai viola quella verve che era completamente mancata nei primi 45′.

Imprevedibilità, fisicità, capacità di saltare l’uomo e di trovare la porta sono tutte le caratteristiche che lo contraddistinguono e che abbiamo imparato a conoscere negli ultimi mesi. Ciò che continua a sorprendere sono il carattere e la capacità con cui questo giovane riesce a trascinare la squadra. Da piacevole sorpresa è diventato un punto fisso e imprescindibile dell’undici di Sousa. Lo stesso Sousa che nel post partita ha detto di lui: “Fa vedere la voglia di giocare di un bambino”.

Per quanto positiva per Chiesa e Tello, la partita di ieri sera ha lanciato anche dei segnali preoccupanti.  L’avversario dimostrava nelle statistiche la sua condizione: 6 punti conquistati in questo campionato (di cui 3 a tavolino) e seconda peggior difesa del campionato. Tuttavia i viola sono andati in svantaggio nel primo quarto d’ora. E a vedere la clamorosa svista del reparto arretrato la mente vola subito alle parole di Corvino di lunedì: “Difficile trovare difensori superiori ai nostri”. È vero, quello di gennaio non è mercato facile, ma forse qualcosa in più si poteva fare.

Non solo. La Fiorentina è apparsa troppo a lungo lenta e senza idee. Capace di mantenere il possesso contro un avversario più che mediocre, ma incapace di trasformarlo in chiare occasioni da gol. Non per niente i due gol viola sono arrivati da tiri (o presunti tali) dalla distanza.

Adesso martedì arriva la Roma. I viola hanno dimostrato di saper trovare maggiori stimoli con le grandi (vedi le partite con Juventus e Napoli). L’obiettivo rimane sempre lo stesso: rimanere a bordo del treno Europa. Per farlo servirà molto di più di quanto visto a Pescara.

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