CI SONO in giro avversari più deboli della Roma, che all’Olimpico ne ha vinte 10 su 10, e ci sono state Fiorentine più appuntite rispetto a quella di stasera, che dovrà rinunciare a Kalinic. Scelte scontate dunque? Qui si apre l’avventuroso capitolo Sousa-Spalletti: impossibile immaginare cosa inventeranno per sorprendersi e amabilmente fregarsi, visto il rispetto calcistico che li unisce e il conseguente sospetto che ne deriva. Non è forse un caso che Spalletti abbia modificato l’assetto della Roma – che dovrà rinunciare a Salah e ritroverà Perotti a sorpresa in panchina – componendo linee che possano gestire meglio la variabilità, temutissima, della Fiorentina: un 3-4-2-1 vagamente speculare rispetto a quello viola.
ANCHE Sousa sta pensando ad una mossa specifica, disegnando un modulo che rinunci al sostituto naturale di Kalinic (Babacar) e affidandosi ad un falso nove (Bernardeschi?) per non dare punti di riferimento. Così, tanto per partire, e poi si vedrà. Ipotesi che come sempre non trovano conferme, l’unica certezza è che l’intensità dovrà essere altissima, proprio come l’attenzione nelle marcature e la copertura degli spazi. Livello dei contrasti spaziale, occhio a Dzeko-El Shaarawy ma soprattutto a Nainggolan che nella nuova posizione martella la difesa con gli inserimenti e tiri dal limite. Partita complicatissima per la Fiorentina, che pure ha stabilito il miglior inizio di anno solare dopo 33 anni: tre vittorie e un pareggio, se i successi fossero stati quattro (quanti rimpianti per il match point buttato contro il Genoa) per ritrovare un abbrivio del genere sarebbe stato necessario scivolare addirittura al 1954.
LA ROMA è in forma e la Fiorentina non sembra da meno, anche se le assenze influiranno sugli equilibri e l’impatto: sarà una partita diversa rispetto all’andata (18 ottobre) quando la Fiorentina subì la Roma per quasi tutto il primo tempo, poi rialzò la testa e nel finale – un poco a sorpresa visti il killer e la modalità – trovo il gol con un tiro da lontano di Badelj. Spalletti continua a essere convintissimo che la Fiorentina abbia, fra le altre, una superstar: Borja Valero. Un motivo in più per aspettarsi un’orgogliosa partita dallo spagnolo, che in questa stagioni solo a tratti è riuscito a far stropicciare gli occhi.

Di
Redazione LaViola.it