Connect with us

Rassegna Stampa

La Fiorentina non soffre le fatiche di coppa, ma là davanti produce troppo poco

La squadra di Italiano tiene botta anche nella ripresa dopo le fatiche di Enschede, ma resta il problema in attacco

C’era una volta una squadra incapace di pareggiare, scrive il Corriere Fiorentino. Una squadra bellissima, magari, divertente, ma anche tanto, troppo immatura. Adesso no. La Fiorentina è cresciuta, e lo 0-0 col Napoli (il terzo di fila) sta a lì a dimostrarlo. I viola ci sono e continuando su questa strada potranno giocarsela (ancora) per qualcosa di bello.

Un grande punto interrogativo accompagnava questa partita: la Fiorentina, reduce dalla battaglia di Enschede, si sarebbe si sarebbe portata dietro più fatica nelle gambe o avrebbe trovato nel cuore e nell’entusiasmo nuove risorse? Italiano, per combattere la fatica, ha scelto un turnover più moderato del solito. Erano cinque infatti i cambi rispetto all’undici anti Twente. Sulla carta era lecito immaginarsi una Fiorentina all’attacco, ed infatti l’approccio dei viola è stato esattamente così.

Aggressivo, spavaldo, quasi autoritario per personalità e capacità di impossessarsi fin da subito del controllo del gioco. Con un paio di problemi. Sempre i soliti. L’eccesso di costruzione del basso e la difficoltà nel trasformare in occasioni un predominio tanto evidente. Anche perché troppo spesso, e ieri è successo a Sottil in particolare, la Fiorentina sbaglia scelta negli ultimi venti metri.

Lo 0-0 con cui si son chiusi i primi 45’ insomma, lasciava nell’aria qualche rimpianto e il timore che prima o poi la stanchezza avrebbe presentato il conto. E invece, anche nel secondo tempo, la banda di Italiano ha continuato a fare la sua partita. Attenta, corta, cattiva. Colpiva come riuscisse sempre a far sue le seconde palle. Come se ci mettesse sempre quel pizzico di determinazione in più.

Peccato che, si torna sempre lì, tanto sforzo produca spesso troppo poco. Una bella occasione per Barak, nella ripresa di ieri, e poco più. A proposito. Un altro difetto da correggere sta nella difficoltà di mettere il centravanti in condizione di colpire. Se a questa settimana si chiedevano risposte comunque, son state tutte positive: la Fiorentina si è presa l’Europa, è arrivato Barak e, al primo faccia a faccia con una grande, ha esposto la miglior versione di sé. E scusate se è poco.

55 Comments
Iscriviti
Notifica di
guest

55 Commenti
ultimi
più vecchi più votati
Vedi tutti i commenti

Altre notizie Rassegna Stampa

55
0
Lascia un commento!x