Rassegna Stampa
La Fiorentina non può scegliere. Il campionato non va sottovalutato
Questa non è certo una squadra capace di poter scegliere una competizione piuttosto che un’altra. Serve concentrazione anche in campionato
«Una squadra come la Fiorentina non può permettersi di scegliere». Vincenzo Italiano lo ha ribadito nella notte dello Stadium, quando l’amarezza per un’altra sconfitta evitabile era ancora tanta e nel dopo gara si insinuava il concetto che la sua fosse una squadra da coppe. Ovvero da partite secche, dove adrenalina e posta in palio non ti consentono di sbagliare e mentalmente devi essere sempre al top. Scrive La Nazione.
Concetto che presuppone un certo rilassamento, al contrario, in campionato e che fa andare su tutte le furie il tecnico gigliato. Poco più in là gli faceva eco uno dei più giovani del gruppo, Michael Kayode, risultato alla fine uno dei migliori. «Tutti e tre i fronti sono importantissimi e lotteremo fino alla fine. Lo spogliatoio non ha scelto niente: abbiamo fatto delle promesse a Joe e lui non avrebbe voluto lasciare niente per strada». Il concetto, insomma, è forse più inconscio che volontario.
La sensazione rimane anche se adesso sarà il campo a stabilire se la Fiorentina potrà ancora dire qualcosa in campionato
E’ l’auspicio di tutti, perché è vero che le coppe sono importanti e tornare a giocare altre due finali sarebbe un sogno, ma la cartina tornasole della stagione è spesso data dal campionato. La buona notizia è che con la trasferta in casa della Juventus il gruppo è uscito dal girone infernale delle sfide contro le big. Scherzo del calendario, che adesso però regalerebbe ai viola pure l’occasione di rifarsi.
Otto partite ancora da disputare, sette calendarizzate più quella in sospeso con l’Atalanta che potrebbe rivelarsi una sorta di jolly di fine campionato per le due squadre. Prima di arrivare lì, però, sfide abbordabili a cominciare da lunedì prossimo, quando al ‘Franchi’ arriverà un Genoa ormai tranquillo a metà classifica. Poi la trasferta in casa di una Salernitana praticamente già retrocessa. E a seguire nell’ordine Sassuolo, Verona, Monza, Napoli (al Franchi) e Cagliari. Insomma, si è visto di peggio.
L’occasione di un filotto, con il giusto atteggiamento in campo, ci sarebbe anche. Compatibilmente con quei famosi impegni di coppa di cui si è parlato tanto negli ultimi giorni. Viktoria Plzen all’orizzonte con un doppio confronto da non sbagliare per andare in semifinale. Poi la sfida di ritorno con l’Atalanta in Coppa Italia. Quella sì, una partita che assorbirà tanto a livello fisico e nervoso. Ma la Fiorentina adesso è chiamata a rispondere anche in campionato in maniera concreta, senza tirarsi indietro