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Editoriali

La Fiorentina non cresce e il trend è negativo: negli ultimi cinque anni sempre meno punti e classifica finale peggiore. Il 2018 si chiude pensando sempre a Davide…

Dal 2013 la squadra viola a fine campionato totalizza sempre meno punti della stagione precedente e tutto questo non può essere un caso

Con il pareggio di Marassi contro il Genoa la Fiorentina ha chiuso il girone di andata e il 2018. Un anno che per sempre sarà ricordato come drammatico e nel nome di Davide Astori.

Per quanto riguarda il campo e il calcio giocato, la squadra di Stefano Pioli ha chiuso il girone di andata con 26 punti, uno in meno della scorsa stagione. Questo vuol dire, secondo i programmi d’inizio stagione, che per fare meglio dello scorso campionato (quando i viola chiusero la stagione a 57 punti) nel girone di ritorno dovranno essere fatti almeno 32 punti. A questo bisogna aggiungere la sterilità in attacco, il decimo della Serie A con appena 25 reti realizzate, mentre le note positive arrivano dalla difesa che risulta la quarta con 18 gol subiti.

È vero che i viola avrebbero meritato di vincere qualche gara in più per quanto creato in diverse partite, ma proprio per la poca concretezza dei suoi giocatori e la mancanza di soluzioni offensive diverse, è già una stagione di rimpianti. E siamo solo al giro di boa.

Certo, è logico sperare che il girone di ritorno della Fiorentina sia più positivo, con più vittorie e quindi più punti ma i numeri e il trend non fanno ben sperare. Il tutto, purtroppo, in linea con gli ultimi anni.

Dal 2013 a oggi, infatti, al termine di ogni stagione la Fiorentina ha sempre fatto meno punti rispetto a quella precedente. Nella stagione 2012-2013, con in panchina Montella, arrivò un quarto posto grazie ai 70 punti finale; nella stagione 2013-2014, con ancora Montella alla guida, sempre quarto posto finale ma 65 punti finale; nella stagione 2014-2015, terzo anno con Montella alla guida della squadra viola, ancora un quarto posto ma 64 punti; nella stagione 2015-2016, primo anno di Paulo Sousa (dove arrivò anche il primo posto in classifica), arrivò un quinto posto con 64 punti; nella stagione 2016-2017, secondo e ultimo anno del tecnico portoghese a Firenze, ottavo posto finale con 60 punti; si arriva alla scorsa stagione, 2017-2018, con Pioli alla guida della Fiorentina e ottavo posto finale con 57 punti.

Numeri che confermano che anno dopo anno la Fiorentina ha peggiorato lo score della precedente stagione, scendendo anche di posizioni in classifica. Tutto questo non può essere frutto del caso. Errori ne sono stati fatti. Dalle direttive della proprietà viola, alle scelte fatte in fase delle varie campagne acquisti/cessioni. Troppi giocatori arrivati a Firenze si sono poi rivelati sbagliati, inadeguati, inefficaci.

Vedremo quello che accadrà durante questa sessione di mercato invernale ma è lecito non aspettarsi molto, anche se in queste ore Muriel sembra sempre più vicino alla Fiorentina. Corvino è comunque convinto che questa squadra sia competitiva e che a gennaio le altre società non si priveranno di giocatori ‘titolari’. Il tutto senza dimenticare che potrà fare al massimo, come indicato dalla stessa società gigliata, operazioni in prestito o con diritto di riscatto.

Oggi si chiude il 2018, entro oggi dovrebbe essere presentato dalla Fiorentina al Comune di Firenze il progetto finale per la costruzione del nuovo stadio. Da giorni c’è l’assoluto silenzio. Sarebbe, almeno questa, una gran cosa per guardare con più positività al futuro della società viola. Per adesso c’è solo da sperare che possa un 2019 ricco di soddisfazione e vittorie. Per la Fiorentina ma anche per tutti voi. AUGURI!!!

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