Rassegna Stampa

La Fiorentina esulta all’ultimo respiro. Un pizzico di fortuna ma anche qualità

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Rigore al 103′ e la festa per Ranieri diventa un party viola: sarà (almeno) Conference nella prossima stagione

La festa di Claudio Ranieri – applaudito prima dell’inizio dalle due squadre e dall’arbitro – diventa un party viola. The last dance del tecnico cagliaritano che entra in campo ed esce dal campo con i nipotini, Dorotea e Orlando. tra applausi e lacrime di un popolo în delirio si trasforma in un finale straordinario per la Fiorentina che esce vittoriosa (2- 3) con un rigore concesso, con eccesso di recupero, da Prontera e trasformato da Arthur al dodicesimo minuto di recupero di fronte al terzo e storico portiere sardo e rossoblù Simone Aresti, entrato per la passerella finale. Così scrive La Gazzetta dello Sport.

IN EUROPA. Così la Viola è certa di avere un posto in Europa (Conference) anche per la prossima stagione. Non dovrà attendere né la finale di Conference di mercoledì ad Atene (che la porterebbe in caso di successo in Europa League), nè il recupero del 2 giugno con l’Atalanta. La squadra di Vincenzo italiano è stata sicuramente fortunata per come è andata a vincere. Salvata da Nico, entrato per dare una svolta che ha dato. Perché lui ha firmato il pari bruciando l’ex compagno Yerry Mina al 90°. Poi Arthur è stato freddissimo dal dischetto. Il Cagliari stava già festeggiando e lo avrebbe meritato. Una serata del genere doveva avere un finale diverso. Almeno un pari per una squadra che nel primo tempo ha lottato, attaccato, guidato chiamando in causa più volte Terracciano (bravissimo soprattutto su Luvumbo) e subendo soltanto il gioiello di Jack Bonaventura che ha piedi fatati. Una finta ad Augello, destro, sinistro e gran gol. Chapeau.

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