La squadra di Montella è lenta e imprecisa, Boateng e Ghezzal incidono poco. Esordio di Pedro, ancora Gaetano a decidere con il 2° gol di fila.
Soffre e pareggia la Fiorentina che Rocco Commisso avrebbe voluto veder vincere al «Franchi» dal vivo. E invece niente. Il Parma fa la partita, la squadra viola si trova costretta a rincorrere e alla fine il pareggio (1-1) appare obiettivamente il risultato che meglio rispecchia i valori in campo. Così scrive La Nazione. La classifica dice che il sogno della rincorsa all’Europa è ancora percorribile, ma gli ultimi due risultati registrati in casa (sconfitta con la Lazio e pari di ieri) rallentano le ambizioni e l’ottimismo di chi vuole e vede la Fiorentina nel pacchetto delle squadre che corrono per l’Europa.
ANCORA LUI. Forse le tre sfide in otto giorni, forse le assenze di titolari che pesano, fatto sta che la squadra viola si salva grazie al jolly di Castrovilli che raddrizza il risultato con un colpo di testa perentorio ripetendo il gesto vincente di mercoledì sera a Reggio Emilia. La partita corre lenta e il primo tempo non regala emozioni in chiave viola.
ASSENZE. Gira discretamente la difesa senza Pezzella e Caceres, ma centrocampo e attacco zoppicano. Badelj è in ombra come nelle giornate peggiori, Pulgar impreciso. Castrovilli insomma, non basta. Davanti Montella lascia ancora fuori Vlahovic per confermare Boateng in versione centravanti. La sorpresa vera è Ghezzal che per una mezz’ora se la cava bene, poi anche la sua prestazione si fa in salita. La zampata di Gervinho manda in tilt la Fiorentina.
RIPRESA. Nella ripresa è di Boateng la prima occasione della Fiorentina (52’), Montella prova a cambiare ritmo al match e muove l’attacco inserendo Vlahovic per Ghezzal, ma è il Parma a rendersi subito pericoloso e ancora una volta con Gervinho che spara di potenza. L’invenzione di Dalbert e lo stacco di testa semplicemente perfetto di Castrovilli riaccendono le speranze del «Franchi». Terzo gol stagionale per il centrocampista, quasi a voler sottolineare un processo di crescita che lo sta trasformando in leader della nuova Fiorentina.
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Redazione LaViola.it