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La Fiorentina e le piccole: tutti gli incidenti di percorso degli ultimi anni

Paulo Sousa nella conferenza stampa di vigilia di ieri è stato chiaro, categorico: ” Non possiamo permetterci cali di tensione. La gara dello scorso anno con il Verona è un esempio negativo”. Era il 13 di Marzo, la Fiorentina aveva salutato nella trasferta di Roma l’ultimo treno per le zone alte della classifica e, in una partita contro una squadra ormai prossima all’aritmetica retrocessione, inciampò nella prima stecca di un finale di campionato in tono minore, per usare un eufemismo. Senza tralasciare poi, ma era Dicembre e la Fiorentina viaggiava ai vertici, il tonfo negli ottavi di Coppa Italia contro il Carpi. Una sconfitta che pregiudicò un cammino che, tabellone alla mano, si faceva più che interessante.  Ma a ben vedere Verona e  Carpi sono soltanto gli ultimi, in ordine cronologico, esempi di cali di concentrazione, di passi falsi contro le piccole, di risultati  negativi che a fine anno rimpiangi quando i tuoi conti non tornano.

Come non ricordare allora, nell’ultimo anno di Montella, lo scivolone a Parma nel giorno dell’Epifania. Una sconfitta per 1-0 contro una squadra non solo in lotta per la salvezza ma sull’orlo di un fallimento che di lì a poco si sarebbe concretizzato. Una Fiorentina beffata da Costa, da Cassano, dalle due espulsioni di Savic e Gonzalo e dal rigore sbagliato da Gomez. Sempre nello stesso anno arriva poi la sconfitta con il Cagliari, che a fine anno saluterà anche lui la Serie A, con un secco  1-3 al Franchi. Meno di una settimana prima, la Fiorentina aveva ceduto, sempre in casa, anche al Verona, passato grazie a un gol di Obbadi. La corsa al terzo posto, di fatto, svanì con queste due battute di arresto, con i viola che terminarono il loro campionato quarti proprio a sei punti dalla Lazio terza.

Più lineare il rendimento con le piccole nel corso della stagione 2013-2014, la seconda con l’aeroplanino  in panchina, quella della coppia Rossi- Gomez. L’unico episodio negativo che si può trovare è la sconfitta in casa con il neopromosso Sassuolo, in un pirotecnico 4-3 che consente agli emiliani di trovare la salvezza e alla Fiorentina di non perdere il quarto posto, a distanza siderale dal Napoli terzo.

Infine il rammarico più grande della stagione 2012-2013, probabilmente  uno di quei ricordi che ancora ci portiamo dentro, è la sconfitta con il Pescara, al Franchi per 2-0. Una di quelle partite a conti fatti decisiva nel testa a testa per la Champions con il Milan . Una partita stregata, i miracoli di Perin e le reti di Jonathas e Celik.  Insomma, stasera nessuna distrazione, di esempi illustri ce ne sono fin troppi.

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