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La Fiorentina di Paulo Sousa dà il meglio con le big, ma con le piccole…

La vittoria di domenica contro la Juventus è l’ennesima dimostrazione che la Fiorentina di Paulo Sousa, anche nei momenti di difficoltà, riesce a dare qualcosa in più quanto affronta una big del campionato italiano. Non può essere un caso che le due migliori prestazioni della Fiorentina 2016-2017 siano maturate contro Napoli e Juventus, senza dimenticare la vittoria con la Roma. Certo, il calcio non è una scienza esatta e la Fiorentina non ha risparmiato passi falsi come quello a San Siro con l’Inter.

Tuttavia, se viaggiamo con i ricordi fino al momento più buio della gestione Sousa (ovvero il girone di ritorno della scorsa stagione), ci accorgiamo che le migliori prove offerte dai viola sono arrivate proprio nelle sfide casalinghe contro Napoli e Juventus. Nonostante la Fiorentina sia uscita con un solo punto nel computo delle due partite, infatti, le prestazioni offerte dai gigliati sono state di alto livello in entrambi i match. C’è da aggiungere poi la doppia vittoria contro l’Inter e le buone prove esibite nel girone di andata 2015-2016 contro Napoli e Roma, dove la Fiorentina uscì con zero punti ma meritando decisamente di più per quanto mostrato in campo.

Insomma, anche nei momenti di difficoltà la squadra viola sembra trovare una forza supplementare quando la sfida che gli si pone davanti è una partita di cartello. Un pregio senza dubbio, anche se spesso il poco cinismo dei gigliati in queste sfide è costato moltissimo a livello di punti persi per strada. Il difetto della Fiorentina sta proprio nel rovescio della medaglia: quando affrontano squadre inferiori i viola spesso non riescono a sfoderare prestazioni all’altezza del loro valore.

Ciò ha in parte a che fare con il gioco di Sousa, che viene valorizzato contro team che affrontano la Fiorentina a viso aperto e penalizzato quando le squadre si chiudono a riccio in difesa, aspettando i viola per ripartire in contropiede. Ma gran parte della radice del problema va ricercata nell’approccio mentale spesso carente con il quale talvolta la Fiorentina scende in campo. L’assenza delle motivazioni extra proprie delle grandi partite è fatale ai gigliati, che spesso appaiono svogliati o sbagliano l’approccio iniziale in sfide sulla carta alla portata. Per questo la prossima partita con il Chievo è molto più importante di quanto possa sembrare a una frettolosa analisi. È fondamentale che la Fiorentina dimostri di avere imparato dai propri errori. Alla ricerca di quella continuità che da troppo tempo ha abbandonato le rive dell’Arno.

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