Classifica della Serie A alla mano viene facile pensare che la Fiorentina ormai sia tagliata fuori dalla corsa all’Europa. Ma le vie alternative sono quasi più complicate
La Fiorentina è a 11 punti dall’ultimo posto utile per tornare in Europa. Un abisso. Anche perché i viola non hanno trovato quella continuità di rendimento fondamentale per poter pensare di attaccare quelle posizioni europee. Senza contare che per risalire in classifica si ha sì bisogno di inanellare vittorie su vittorie ma si ha anche bisogno che davanti incorrano in qualche sconfitta in più. Insomma ad oggi pensare di passare per il campionato per tornare in Europa viene difficile.
Dunque la Fiorentina deve puntare tutto sulle Coppe per sognare l’Europa?
Certo, è lecito. Giusto. Puntare sulla Coppa Italia o sulla Conference League può essere un’alternativa per arrivare comunque all’obiettivo finale: confermarsi in Europa. Ma anche lì non è che la Fiorentina abbia proprio convinto fuori dalla Serie A.
Prendiamo la Conference League. La squadra di Italiano si è piazzata al secondo posto in un girone, che fin dall’inizio, chiunque aveva etichettato come modesto. Come a dire: è d’obbligo in un girone del genere arrivare primi. Così non è stato. E ora la Fiorentina, se vuole continuare a tener viva la soluzione europea attraverso la Conference, deve passare il playoff contro il Braga. Missione difficile ma non impossibile. Anche se i portoghesi, oggi, stanno meglio della Fiorentina.
Senza considerare poi che la strada per vincere la Conference League (perché serve alzare il trofeo per conquistare il pass per l’Europa League) sarebbe poi costellata di club sempre più importanti e temibili. Dunque anche questa strada non è certo più facile del campionato.
Rimane la mitica Coppa Italia: obiettivo annuale per tutti coloro che sperano di alzare almeno un trofeo
Ogni stagione della Fiorentina parte con il pensiero di non snobbare la Coppa Italia. Perché può rappresentare l’unica soluzione per vincere qualcosa e andare in Europa. Giusto. Ma la Fiorentina non la vince dal 2001. E nel frattempo ha giocato solo una volta una finale.
Quest’anno ha superato il primo ostacolo, con un tiro in porta. Sampdoria, con un piede e mezzo in Serie B, ko al Franchi. Prossima partita da dentro o fuori sempre al Franchi ma contro il Torino. Avversario assolutamente alla portata della Fiorentina. Poi il tabellone propone o Roma o la vincente di Napoli-Cremonese. Verosimilmente dunque sul cammino dei viola o il fantastico Napoli di Spalletti o la solita Roma di Mourinho.
Insomma che sia campionato o coppe il risultato è sempre il solito. Sono strade impervie, complicate e piene di insidie. Specie per una squadra che stenta a ritrovarsi come la Fiorentina di questa stagione. Il rimedio è tanto semplice da dire quanto difficile da mettere in pratica. Basterebbe cominciare a vincere le partite che siano di Serie A, Coppa Italia o Conference League. Così forse si potrebbe continuare a sperare di riprendere l’Europa.
Di
Francesco Zei