La strategia della società riguardante lo scorso mercato è stata chiara: cercare di trattenere tutti i titolarissimi, costruendo la squadra intorno a loro con l’aggiunta di piccoli ritocchi. Missione quasi compiuta, vista la cessione in extremis di Marcos Alonso, il quale rientrava pienamente nel concetto di titolarissimo. La Fiorentina 2015-2016 si presentava in campo con Tatarusanu fra i pali; Tomovic (o Roncaglia), Gonzalo e Astori a comporre la linea difensiva; Badelj e Vecino in mediana, con Bernardeschi e Alonso sulle fasce; infine Ilicic e Borja Valero subito dietro all’unica punta Kalinic. Ma come si sono comportati i titolari fissi della scorsa stagione in questo girone di andata?
I PROMOSSI – Davide Astori è stata la nota lieta della difesa viola. Le sue prestazioni sono state sempre di ottima qualità, riuscendo ad emergere anche quando i suoi compagni di reparto ballavano. Inoltre si è spesso preso la responsabilità di impostare il gioco, assumendo il ruolo abitualmente svolto da Gonzalo.
Tra i promossi non può mancare Bernardeschi: dopo un inizio difficile il ragazzo è cresciuto di partita in partita, talvolta arrivando a prendersi la leadership della squadra. L’impressione è che abbia ancora numerosi margini di miglioramento.
Infine, Nikola Kalinic ha dimostrato ancora una volta di essere un giocatore importante, oltre ad essere utilissimo alla manovra viola. Anche lui (come un po’ tutta la Fiorentina) non ha iniziato bene la stagione, ma è andato in crescendo di condizione, arrivando ad abbinare al solito enorme lavoro per la squadra 12 centri
CHI HA DELUSO – L’aggettivo più utilizzato per descrivere Tatarusanu è “portiere normale”, che difficilmente fa grandi parate ma sbaglia poco. In realtà in questa prima parte di stagione il rumeno è andato incontro a troppi alti e bassi, anche all’interno dei novanta minuti; oltre a ciò Ciprian è carente in quel senso di sicurezza che un portiere dovrebbe trasmettere.
Nenad Tomovic è un giocatore che in campo mette il cuore, purtroppo però troppo spesso assistiamo a cali di concentrazione del serbo, che generano gravi errori come quelli con il Napoli o con il Paok.
Le prestazioni di capitan Gonzalo Rodriguez sono al di sotto del rendimento al quale ci ha abituato durante la sua permanenza a Firenze. I maligni dicono che sia colpa del mancato rinnovo del contratto, altri ritengono che gli anni siano passati anche per l’argentino. Qualunque sia la ragione, la Fiorentina ha urgente bisogno del miglior Gonzalo per il proseguo della stagione.
Dopo la bella stagione vissuta si credeva che i vertiginosi cali di rendimento di Ilicic fossero in parte stati risolti. Invece lo sloveno continua a mostrare un andamento altalenante, incapace in questi quattro mesi di dare continuità di rendimento per più di due o tre partite. Spesso va in crisi quando sbaglia qualche giocata di troppo, a dimostrazione di una certa fragilità emotiva. A volte in passato il gioco della Fiorentina è stato il riflesso della prestazione di Josip, questo perché lo sloveno è uno dei pochi in grado di accendere la luce dell’attacco gigliato. Con l’esplosione di Bernardeschi potrebbe non essere più gravato da questo compito.
RIMANDATI – E’ tutto il centrocampo dei titolarissimi ad essere rimandato. Il percorso di Badelj e Vecino in questi mesi è stato molto simile: entrambi si sono presentati al via in ritardo di condizione fisica per gli impegni estivi con le rispettive nazionali. Hanno poi incontrato altri ostacoli (c’è chi si è infortunato e chi ha dichiarato di non voler rinnovare il contratto) che hanno influito negativamente sul loro rendimento durante la prima parte di stagione. Con il passare delle partite però la condizione è cresciuta, tanto da fare riconquistare ad entrambi le chiavi del centrocampo viola. Dalla loro compresenza ci si aspetta molto, perché con Badelj e Vecino a centrocampo è tutta un’altra storia.
Anche il rendimento di Borja Valero è stato sinora al di sotto delle sue possibilità. Tuttavia, dopo aver faticato nella posizione di trequartista, spostato in mediana è tornato ad orchestrare la manovra della Fiorentina. Siamo ancora lontani però dalla migliore versione dello spagnolo vista a Firenze. A Borja si chiede di aumentare i giri del motore nella seconda parte del campionato, quando verranno disputate partite che orienteranno considerevolmente la stagione della Fiorentina.
Di
Marco Zanini